Dal 19 al 25 luglio 2024, all’ Isola Rossa (Trinità d’Agultu e Vignola, SS), presso il soggiorno estivo dell’Unitalsi Sarda Nord si è svolto il “ corso teorico/pratico sulla balneazione per la sicurezza delle persone con disabilità” tenuto dai docenti della Piscina Idea Blu di Pavia. È stata una preziosa esperienza educativa e formativa, nonché di crescita individuale e comunitaria.
I partecipanti al corso erano di diverse fasce di età, con professionalità e gradi di istruzione differenti, persone con disabilità e non, provenienti da varie realtà associative della provincia di Sassari. Nei diversi incontri c’è stata molta partecipazione attiva, con le relative risposte alle sollecitazioni dei formatori: come funziona il nostro corpo e come reagisce dentro e fuori dall’acqua; Quanta importanza diamo alle relazioni con noi stessi, con l’ambiente e con gli altri; Quanto siamo capaci di ascoltarci e di ascoltare; Quanto il nostro atteggiamento può ostacolare o favorire il cambiamento sociale e culturale.
Infine, ma non per ultimo, quanto siamo capaci di andare oltre le apparenze, i preconcetti e pregiudizi per vedere e valorizzare ogni persona, al di là dei suoi “limiti”, come fonte di arricchimento e crescita personale e sociale.
Sono tematiche tanto impegnative, per la loro complessità, quanto improbabili da affrontare durante una vacanza estiva. Eppure ci siamo riusciti! Sono stati giorni intensi, durante i quali ogni persona ha contribuito al buon esito dell’iniziativa, anche solo con la presenza e testimonianza.
Il senso di appartenenza, di fraternità, voglia e coraggio di mettersi in discussione hanno fatto emergere i propri limiti e punti di forza in ogni persona. Sono grato all’Unitalsi Sarda Nord ed ai formatori per l’opportunità che ci hanno offerto. Sono sempre più convinto che iniziative simili favoriscano, concretamente, l’inclusione e quindi il miglioramento e la crescita di ogni persona e dell’intera società.
Giovanni Pietro Uleri, educatore professionale, Presidente dell’U.F.Ha. (Unione Famiglie Handicappati) odv e socio Unitalsi
Sono Gaia Mela vengo dalla Sardegna e ho 23 anni. Sono assistente bagnante in mare, sub open water, responsabile di piscina, laureanda di archeologia. Ho conosciuto questa iniziativa il 9 giugno 2024 mentre sostituivo il bagnino al chiosco dell’Unitalsi. Ho avuto modo di conoscere questa iniziativa, chiacchierando con la direttrice dell’Unitalsi, che mi ha visto interessata ed incuriosita dal progetto e mi ha proposto di parteciparvi anch’io. Partecipare al progetto a me personalmente, è risultato utilissimo per allenare la mia empatia e immedesimarmi nelle vite degli altri, di chi non vive come me a causa di diverse sfaccettature, che rendono unico ognuno di noi.
Sicuramente mi restano impresse diverse informazioni, tra cui, in particolare, quella di acquisire prima la consapevolezza di sé stessi per aiutare gli altri, un po’ come quando dicono che non puoi amare un’altra persona se prima non ami te stesso, in questo percorso mi è diventato molto chiaro il concetto e ho avuto la possibilità di vederlo esplicita-mente e direttamente. Ho acquisito la competenza di saper esercitare alcune “manovre” sui corpi altrui, manovre e posizioni che mi permettono, col mio corpo, di sostenere anche persone con disabilità in acqua.
In mare ci sono arrivata come bagnina, per questo motivo, solitamente recuperare o reggere una persona in acqua significava essere in una situazione relativamente di panico, dovevo essere svelta e non pensare alle emozioni, l’unico obbiettivo era riportare il bagnante a riva. Grazie a questo percorso invece i miei bagnanti hanno ora un nome, conosco le loro storie, e ho imparato a sorreggerli anche in tranquillità, ho imparato a stare al mare con i bagnanti anche in relax, non solo per me, ma soprattutto per trasmettere la bellezza di un bagno al mare (che per alcuni non è così scontato), anche a loro.. quindi l’informazione migliore che ritengo di aver acquisito, oltre la competenza, è proprio quella che il mare può essere per tutti! Niente esclude nessuno.
Ora mi sento più sicura a portare persone con disabilità in acqua perché prima del corso, non mi permettevo di toccarle e in caso fossi dovuta intervenire non sarei stata delicata ed empatica come so di poter essere ora, soprattutto ora so quali sono le posizioni che ci rendono più comodi e sicuri insieme nell’acqua, prima sarei stata sempre molto rigida e non avrei trasmesso sicurezza alla persona con disabilità con cui avrei dovuto aver a che fare. Consiglio il corso a tutti! Davvero a tutti! sia perché potremmo tutti ritrovarci nella situazione di dover aiutare il prossimo, sia perché per me non è stato un semplice corso, è stato soprattutto emozione e divertimento, non l’ho vissuto come uno studio/lavoro che non vedevo l’ora di completare, ho conosciuto diverse persone nuove che rimarranno per sempre nel mio cuore, e con loro mi sono divertita tantissimo, nel divertimento e nella gioia ho imparato a fare qualcosa di buono per gli altri, cosa si può chiedere di più? Lo rifarei ancora.
Gaia
Pubblicato il 6 Novembre 2024