Unitalsi Padova, novant’anni di viaggi e speranze. “Ma la cura dei malati è tutti i giorni”

La sottosezione di Padova, attiva dal 1934, prepara le celebrazioni: convegni, concerti e cinque pellegrinaggi (più uno)

Se ogni viaggio è una fiammella di speranza che si accende nel cuore dei malati, bisogna provare a immaginare quanta luce ha generato in novant anni l impegno dell Unitalsi di Padova, che di infermi e disabili ne ha portato in pellegrinaggio più di centomila. Dal 1934, l anno del primo avventuroso viaggio in treno verso Lourdes a bordo anche padre Leopoldo, poi santo, che si dedicò alle confessioni sia durante il tragitto che una volta arrivati -a quest anno che di pellegrinaggi ne sono previsti cinque per i malati (tre a Lourdes, uno a Loretoe uno a Fatima) più uno a Roma per gli Unitalsiani -come si chiamanoi barellierie le dame di questa realtà di servizio che fa capo alla diocesi -proprio per il compleanno della sottosezione di Padova.

LA STORIA, IL BILANCIO
Il compleanno, come sempre, è un occasione per far memoria e per tirare le somme di quanto siè fatto. «È stato emozionante», racconta la presidente di Padova, Giliola Secco, ricostruire la storia della nostra sottosezione, mi ha fatto ripensare a quanti cammini di gioia e sofferenza abbiamo accompagnato. Ogni viaggioè stato diverso, ma tutti in comune hanno il sorriso e la gratitudine dei malati che abbiamo portato con noi e per i quali spesso il pellegrinaggio è un occasione unica per uscire di casa». Nel presentare gli appuntamenti celebrativi per il 90°, anche il vicario generale della diocesi, Giuliano Zatti, tiene a sottolineare come «l impegno dell Unitalsi non sia solo quello di portare malati e disabili in pellegrinaggio, ma un modo per stare loro vicini anche nella quotidianità». Per la diocesi, invece, è la traduzione del concetto dell «essere chiesa come ospedale da campo».

I NUMERI E I PROBLEMI
Oggi sono 150 i volontari di Unitalsi Padova: 59 barellieri e 91 sorelle. Hanno un età fra i 18 e gli 86 anni, ma con uno sbilanciamento netto verso l alto. «I giovani in effetti sono pochi», ammette Giliola Secco, «una decina l’anno scorso. Nonè facile avvicinarli, ci eravamo riusciti con la collaborazione dell Ufficio scuola, qualche anno fa, ma poi c è stata la pandemiae tutto si è azzerato». La speranza è che le iniziative peri 90 anni possano intercettare l interesse dei ragazzi: «I pellegrinaggi sono esperienze forti, indimenticabili», aggiunge la presidente. «L anno scorso è venuto con noi un 15enne con sua mamma, quest anno vuole tornare anche senza di lei, perché ha detto che sa con chi parte e cosa lo aspetta». Certo, come dice Gabriella Zanchin, responsabile del personale femminile, «bisogna avere una predisposizione d animo verso la cura del prossimo e di sicuro non è da tutti». Ma per chi vuole avvicinarsi al mondo Unitalsi, non ci sono solo i pellegrinaggi. «L impegno è costante, tutto l anno», sottolinea don Giuseppe Cassandro, direttore della Pastorale della salute della diocesi. «La risposta alla richiesta di cura non è solo sanitaria, c è uno spazio spirituale da riempire, stando vicinia chi soffre. Anche perché il 95 per cento dei malati non sta in ospedale maa casa».

GLI APPUNTAMENTI
Le celebrazioni cominceranno con un convegno che si terrà il 9 marzo (dalle 9 alle 13) nell auditorium di Casa Madre Teresa di Calcutta a Sarmeola di Rubano dal titolo “Da 90 anni compagni di viaggio”, presente anche il vescovo Claudio Cipolla. Interverranno la psicologa dello Iov, Malihe Shams, la psicologa dell Oic, Alessandra Bocchio Chiavetto, e Loris Confortin, responsabile medici sezione triveneta di Unitalsi, che farà una relazione sull assistenza dei malati in viaggio. Gli altri appuntamenti sono il 13 aprile, con un concerto nel duomo di Megliadino San Fidenzio; il 12 maggio con la festa di San Leopoldo con un animazione alla Novena; dal 5 all 8 ottobre con il pellegrinaggio a Roma degli Unitalsiani (ma c è posto anche per amici e simpatizzanti) con tappe all Abbazia delle Tre Fontane, San Giovanni in terano, Catacombe di San Callisto, Santa Croce in Gerusalemme e basilica di San Clemente.E poi ci sarannoi “soliti” pellegrinaggi: a Lourdes dal2 all 8 giugno in treno, dal 3 al 7 luglio e dal 23 al 27 luglio in aereo; a Loreto dal 6 al 9 luglio e a Fatima dall 11 al 15 luglio, appuntamenti questi ultimi due organizzati dalla sezione Triveneta.

di Cristiano Cadoni – Il Mattino di Padova 

Pubblicato il 1 Marzo 2024