Un’esperienza di fede e prossimità che si rinnova anche quest’anno: dal 22 al 29 luglio in treno e dal 23 al 28 in aereo, l’Unitalsi propone il pellegrinaggio a Lourdes con l’accompagnamento del vescovo Vito Piccinonna. Un cammino condiviso con malati, volontari e pellegrini, nel segno del servizio e della speranza.
Ci sono viaggi che non si misurano in chilometri, ma in devozione e vicinanza ai più fragili. Anche quest’anno, l’Unitalsi – l’associazione che da più di un secolo si prende cura dei malati nei luoghi della fede – propone il pellegrinaggio a Lourdes. Ad accompagnare la sezione reatina ci sarà il vescovo Vito Piccinonna. Due le possibilità per la partenza: dal 22 al 29 luglio in treno, e dal 23 al 28 luglio in aereo.
Fondata nel 1903, l’Unitalsi è una realtà laicale radicata nella vita della Chiesa e nel servizio ai malati. Ma è il pellegrinaggio a darle senso e cuore. Lourdes è infatti all’origine della storia di carità e di servizio che anima la missione dell’Associazione fin dall’inizio. Il giovane Giovanni Battista Tomassi, affetto da artrite deformante irreversibile, decise di dare vita all’Unitalsi dopo aver preso parte a un pellegrinaggio a Lourdes e compreso, pur senza aver ottenuto alcuna guarigione, la forza del messaggio mariano di conforto e speranza per chi soffre.
In ogni pellegrinaggio, più che una meta, si cerca un incontro: con sé stessi, con gli altri, con chi è più fragile. E ogni partenza diventa esperienza condivisa, dove le differenze si annullano in una divisa comune, segno di servizio e gratuità. Segni preziosi che, grazie alla presenza di mons. Piccinonna, si aprono simbolicamente all’intera comunità ecclesiale.
Le quote di partecipazione per quest’anno sono di 690 euro per malati e volontari, 760 euro per i pellegrini. Per informazioni e prenotazioni è possibile recarsi alla sede Unitalsi di via Cintia 96 a Rieti, il giovedì dalle 16 alle 18, oppure contattare il numero 0746.253681, il cellulare 348 74 02 655 o scrivere a unitalsi@chiesadirieti.it.
A Lourdes si parte insieme, ma si torna diversi. Perché certi gesti, certe presenze, certi silenzi sanno cambiare lo sguardo. Anche solo per pochi giorni. Ma a lungo.
Pubblicato il 20 Giugno 2025
