Unitalsi di Noto: 75 anni di fede tra carità e servizio alla Chiesa

“Cercate sempre di essere sguardo che accoglie, mano che solleva e accompagna, parola di conforto, abbraccio di tenerezza”. È con queste parole pronunciate dal compianto Papa Francesco, rivolte ai partecipanti al pellegrinaggio dell’U.N.I.T.A.L.S.I. in occasione del 110° anno di fondazione nel novembre del 2013, che lo scorso 4 maggio la Sottosezione di Noto ha voluto dare inizio alle celebrazioni del 75° anniversario di presenza in Diocesi.

Quale coincidenza migliore, di festeggiare questa ricorrenza, se non il Giubileo della Speranza e il 180° anno di istituzione della Chiesa netina. Nel contesto dell’Aula Magna del Seminario Vescovile si è tenuta la conferenza “Da 75 anni a servizio della Speranza, con Maria, nella Chiesa, per i fratelli”, che ha visto la partecipazione di numerosi membri dell’Associazione e non solo. Con il ricordo del passato e la speranza nel futuro, è stato affrontato e sviscerato il tema dell’essere volontari a servizio dei più deboli, strumenti di carità, immagine di una Chiesa “ospedale da campo” che, come il buon Samaritano, si accosta con compassione e fascia le ferite di chi soffre. Pregni di significato e di motivazione gli interventi dei relatori. Grazie alla puntuale moderazione di Carmelo Ferraro, presidente della Sottosezione di Ragusa, il presidente della Sottosezione di Noto Salvatore Fede ha ripercorso con commozione il cammino compiuto in questi tre quarti di secolo a partire dagli anni 50 per arrivare ai giorni nostri, rimarcando alcuni eventi che hanno segnato la storia della nostra associazione e della Chiesa locale come il ricordo della guarigione miracolosa del caro Giorgio Di Giacomo, fratello barelliere.

Durante il suo intervento, è stata proiettata una carrellata di foto immortalanti i tanti avvenimenti e protagonisti che hanno fatto la storia della famiglia unitalsiana diocesana. Bianca Maria Spada, Consigliere Nazionale e responsabile dei Giovani, e Gabriele Burgio, Presidente della Sezione Sicilia Orientale, hanno sottolineato l’importante ruolo della Sottosezione di Noto nel contesto dell’U.N.I.T.A.L.S.I. siciliana, grazie allo zelo incessante dei suoi volontari, degli ammalati e di tutti coloro che nel tempo hanno preso parte ai pellegrinaggi a Lourdes e negli altri Santuari Mariani italiani ed europei. «L’augurio è di continuare ad essere pellegrini alla Grotta di Massabielle, “trasporto” per chi desidera incontrare la Mamma e trovare consolazione, compagni di viaggio con chi ha nel cuore la voglia di condividere la bellezza del cambiamento del cuore, o per chi lo considera il viaggio della “vita”». È con questo messaggio che il Presidente Nazionale U.N.I.T.A.L.S.I. Rocco Palese ha voluto manifestare la sua vicinanza alla Sottosezione anche se non fisicamente presente. A corollario dell’evento, don Paolo Catinello, direttore della Caritas diocesana, nella sua meditazione ha evidenziato che è solo partendo da un robusto cammino di fede, e da motivazioni profonde ed autentiche, che si può arrivare ad un impegno serio e fattivo di servizio al prossimo, vissuto nella logica del dono che Dio ha fatto all’umanità attraverso il Figlio Gesù. Molto gradita la presenza e la testimonianza del sindaco di Modica dott.ssa Maria Monisteri, che visibilmente emozionata ha voluto raccontare la sua personale esperienza passata all’interno dell’associazione, incoraggiando i presenti a continuare ad essere un esempio tangibile di generosità ed abnegazione all’interno della società civile di oggi.

Un momento di grazia fortemente desiderato da Sua Eccellenza mons. Salvatore Rumeo che ha voluto far coincidere questa ricorrenza con il Giubileo degli ammalati, dei diversamente abili, degli operatori sanitari e dei ministri straordinari della Santa Comunione. Il Vescovo, sia a conclusione della conferenza sia nel corso dell’omelia tenuta durante la Celebrazione Eucaristica in Cattedrale, ha voluto affermare che la Chiesa diventa discepola e maestra se stringe al suo cuore il Vangelo della sofferenza che è annuncio di redenzione di salvezza. A suggellare questa giornata di festa, i volontari e gli ammalati U.N.I.T.A.L.S.I. insieme al Vescovo hanno vissuto un momento di agape fraterna nel refettorio del Seminario. Con sentimenti di gioia e gratitudine per questo evento giubilare, l’impegno di ciascuno è quello di continuare sul cammino già tracciato ma con lo sguardo rivolto al futuro, con audacia e concretezza, sempre al servizio della Sposa di Cristo e di tutte le sue membra, specie degli ultimi e di chi ha più bisogno.

 


Pubblicato il 21 Maggio 2025