Il triatleta seregnese Raffaello Fossati in aiuto alla struttura dell’Unitalsi in Liguria. Domenica scorsa oltre 220 chilometri fra nuoto, bicicletta e corsa da Borghetto Santo Spirito a Monza
Si è tuffato alle 7.30 dalla spiaggia di Borghetto Santo Spirito in cui gli ospiti della struttura sono soliti trascorrere le loro giornate all insegna della spensieratezza e della gioia. Quattro chilometri a nuoto, 180 in bici, gli ultimi 40 di corsa. Infine, l’arrivo in largo Mazzini alle 22, dove si è congiunto a una delegazione di persone disabili coi loro genitori per raggiungere insieme la sede dell’Unitalsi di via Zucchi.
E stata un successo l’impresa del commercialista seregnese – e papà di sei figli – Raffaello Fossati, che aveva come obiettivo quello di raccogliere fondi per la Casa della Gioia, la struttura di Borghetto Santo Spirito gestita dall’Unitalsi che da decenni ospita persone disabili, offrendo loro un periodo di vacanza e di sollievo. In particolare l’impresa voleva dare il proprio contributo per quanto riguarda il pagamento dell’onerosissimo mutuo acceso agli inizi degli anni Duemila per l’acquisto di un ampia porzione dell’ex colonia.
«Un iniziativa, quella di Raffaello Fossati, che abbiamo accolto con grande gioia – ha dichiarato da Borghetto Santo Spirito, dove è rimasta fino a domenica, l’ex sindaca di Monza e presidente Unitalsi Rosella Panzeri – Abbiamo chiuso un estate all insegna di una grandissima partecipazione. A partire da inizio luglio fino a circa il 20 agosto abbiamo ospitato tanti gruppi sia di persone con disabilità che di ragazzi dell’alternanza scuola lavoro. Nelle ultime settimane, invece, abbiamo accolto una trentina di ospiti dell’Opera Pia Bellani che già da un paio d’anni vengono da noi per trascorrere qualche giorno di vacanza». Una stagione che ha visto l’enplein di presenze, ma sullo sfondo restano le preoccupazioni per il mutuo particolarmente oneroso. Dei sei milioni iniziali, ora ne mancano 3 milioni e 900mila. Sotto la «soglia psicologica» dei 4 milioni, ma comunque una somma considerevole che impensierisce, e non poco, i volontari Unitalsi. Panzeri in primis. «Non nascondo che il mutuo mi toglie il sonno – ha spiegato l’ex sindaca – Inizialmente, quando arrivammo nel 1995 e per i primi anni, la Provincia di Sondrio, proprietaria all epoca della struttura, concedeva condizioni molto favorevoli, venendoci incontro su molti aspetti». I problemi sono sorti in seguito, quando la storica struttura è finita all’asta. «A partire dal 1965 la Provincia di Sondrio mandava a Borghetto le classi a turno – ha ricostruito Rosella Panzeri – I bambini venivano qui per studiare e la struttura era divisa in due corpi collegati da un ponte: da un lato c’erano i dormitori, dall’altro le aule e gli spazi per le attività. Una volta messa all’asta, una porzione, quella più ampia, è stata acquistata da noi, l’altra da una Rsa ancora presente». Le onerose rate trimestrali sono sempre state regolarmente onorate, «e devo dire che i monzesi sono sempre molto generosi. Ma gli importi restano decisamente impegnativi e dunque il nostro ringraziamento va a Fossati che con la sua impresa ha voluto darci una mano».
il Giornale di Desio
Pubblicato il 9 Settembre 2025