Sottosezione di Mantova: Arte e fede del Santuario di Loreto

Conferenza lauretana a San Silvestro a cura della sottosezione Unitalsi di Mantova.  La relazione di Valter Guidetti è stata introdotta dall’assistente spirituale don Giuliano Spagna

La sottosezione Unitalsi di Mantova ha organizzato sabato 1 giugno una conferenza lauretana incontrata sul tema “Santuario di Loreto. Arte e fede in un incontro sublime”. In tale occasione i numerosi partecipanti hanno potuto vivere un affascinante tuffo a tu per tu con la spiritualità del Santuario e le immagini dei capolavori artistici in esso contenuti.
La conferenza, aperta a tutta la cittadinanza, si è svolta presso la sala conferenze dell’oratorio di San Silvestro di Curtatone in via Chiesa 53, una moderna e ampia sala proiezioni senza barriere architettoniche, a pochi chilometri dalla città di Mantova, gentilmente messa a disposizione dal parroco don Cristian Grandelli. Tutti sappiamo che lo scrigno pontificio costituito dalSantuario di Loreto contiene innumerevoli tesori d’arte e di fede, via via realizzati nel corso dei secoli. Nei pellegrinaggi Unitalsiani, mentre accompagniamo gli ammalati, il nostro sguardo cade ammirato su tanti di questi tesori d arte ma il nostro compito di assistenza ci trattiene accanto al tesoro più prezioso di tutti: il malato che ci è stato affidato. La conferenza ci ha invece permesso di gustare questi capolavori in profondità, pur a distanza, con la sapiente spiegazione dell’esperto dottor Valter Guidetti e la introduzione dell’assistente spirituale Unitalsi don Giuliano Spagna. Aprendo la conferenza donSpagna ha sottolineato gli aspetti storico spirituali più salienti legati all arrivo della Santa Casa nella sua collocazione attuale, cioè nel Santuario di Loreto, nella regione Marche, a poca distanza dal mare di Porto Recanati.
Nel 1291 i Crociati furono espulsi dalla Terra Santa a opera dei mussulmani. La agiata famiglia Angeli, insieme ad alcuni cristiani, riuscì tuttavia a salvaguardare la preziosa reliquia della Santa Casa di Nazareth, facendola smontare e trasferire, via nave, attraverso varie tappe travagliate, fino a Recanati. Sia per l’omonimia del nome Angeli che per le alterne vicissitudini attraversate durante il viaggio di trasferimento, durato anni, la pia tradizione ha elaborato la semplificazione che gli angeli abbiano trasportato la santa casa.


L’autenticità della reliquia è legata a vari aspetti: il tipo di pietre e la loro disposizione hanno la stessa tipologia costruttiva di quelle palestinesi dell’epoca, come pure alcune iscrizioni su di esse. Le tre pareti della Santa Casa, secondo gli scavi archeologici, combaciano perfettamente con il perimetro della Grotta di Nazareth, ossia la restante parte della casa di Maria, oggi incapsulata dentro la Basilica della annunciazione a Nazareth. Sull’altare all interno della Santa Casa compare la scritta: HicVerbum caro factum est. Don Spagna ha sottolineato la grandezza del mistero della incarnazione, ricordando che alle ore 12 di ogni giorno, in tutte le chiese cattoliche del mondo, suonano a festa le campane proprio per ricordare tale evento, che dalla preghiera dell Angelus. Valter Guidetti, dell’Unitalsi di Busto Arsizio, ha svolto una inquadratura storica e una analisi artistica, passando in rassegna numerose foto delle architetture e opere presenti sia nel Santuario che nel Museo pontificio. Nel dibattito che ne è seguito il Guidetti ha, tra l altro, sottolineato la importanza della contemplazione di tutto ciò che è bello. Ogni bellezza ci richiama infatti al Bello, cioè alla sua origine e merita di essere ammirata e contemplata.

Il presidente di Sottosezione di Mantova Franco Bortolotti ha infine sottolineato come il Santuario di Loreto, a partire dalla prima guerra mondiale, sia diventato meta dei pellegrinaggi Unitalsiani a causa del blocco dei pellegrinaggi verso la sede di Lourdes, attuato dalle Ferrovie francesi in occasione della grande guerra. Ha inoltre auspicato che la Sottosezione di Mantova organizzi in futuro ulteriori iniziative finalizzate ad aiutare i soci nella loro formazione spirituale. Ci auguriamo che questa conferenza sul Santuario di Loreto abbia potuto nutrire la spiritualità di ciascuno e risvegliato o alimentato il desiderio di tornare in pellegrinaggio a Loreto con la mente e il cuore arricchiti da questa esperienza.

di Paolo Marconi – Avvenire edizione La Cittadella
Nella foto la sala gremita all’evento lauretano organizzato dall’Unitalsi lo scorso primo giugno

 


Pubblicato il 10 Giugno 2024