Manca poco ormai al tanto atteso pellegrinaggio rivolto ai giovani organizzato dalla Sezione RomanaLaziale e che partirà dalla stazione di Roma Ostiense il prossimo 18 agosto alla volta di Lourdes fino al 24 agosto
Sarà un pellegrinaggio diverso rispetto agli altri perché rivolto ad aprire un associazione diversa dalle altre come l’Unitalsi al mondo giovanile. L’Unitalsi fa del servizio al malato in modo assolutamente gratuito il suo principio fondamentale, la sua stella polare. Lourdes è per un socio unitalsiano la “meta” prediletta: ogni cosa deve essere rivolta a quello, alla partecipazione al pellegrinaggio. Lourdes è il luogo dove si scorge quella luce che riflette quel mondo e che proviene dalla Grotta di Massabielle.
Il più grande progetto dell’Unitalsi è, e rimane, il pellegrinaggio, sempre più esperienza di condivisione, di fede e di crescita, insostituibile e primaria vocazione dell’associazione. Lourdes e gli altri santuari come Loreto, Pompei, Padre Pio, “appartengono” all essere unitalsiano e andare in questi posti significa andare verso quest appartenenza; sentire di appartenere a qualcuno e farlo insieme a chi soffre, a chi ha il desiderio di cambiare la propria vita, a chi vuole rendersi disponibile per un esperienza di condivisione, a chi è alla ricerca. Perché un giovane dovrebbe partire con il treno più bello che ci sia? In questi nostri cili si ha il bisogno di sorreggersi a vicenda per muovere insieme i passi timidi ma sicuri verso un nuovo destino, verso una umanità dove chi è in difficoltà non viene guardato come un fallito da allontanare o, al contrario, un perdente da sommergere di melensa elemosina, ma una persona che ha potenzialità e bellezza da riscoprire anche con l’aiuto unitalsiano.
I pellegrinaggi unitalsiani sono il paradigma della storia nuova che vorremmo costruire: i poveri e chi soffre non sono gli spettatori di una corsa religiosa “usa e getta” verso il santuario, ma sono i compagni di viaggio del nostro oggi e del nostro sempre nella vita come nel pellegrinaggio verso il santuario, verso Dio. Noi siamo un’esperienza di comunione con chi soffre, con chi è alla ricerca, coni piccoli, con chi non si stanca di camminare cercando qualcuno che tranquillizzi il nostro cuore. Abbiamo bisogno di amare per capire chi è l’amore. Abbiamo bisogno di essere pellegrini per capire chi è il santuario. Abbiamo bisogno di Dio e siamo felici di l’incontrarlo. Si sta approntando un programma che sia coinvolgente il più possibile per i giovani: dalla via crucis notturna sul monte, il pellegrinaggio a Bartrès – luogo si trova la Bergerie che è il fienile dove santa Bernardette teneva il suo gregge di pecore negli anni della sua permanenza a Bartrès -i passi di santa Bernadette che sono uno dei modi migliori per entrare nella storia diLourdes. Seguendo le sue orme e percorrendo un itinerario che porta attraverso i principali luoghi in cui la veggente ha vissuto, dalla sua nascita avvenuta nel 1844 fino alla sua partenza per Nevers nell’ anno 1866. Questi luoghi sono la cornice delle apparizioni, avvenute nel 1858.
Avvenire Edizione Frosinone Veroli-Ferentino
di Francesco Santoro Presidente Unitalsi Sottosezione di Frosinone
Pubblicato il 29 Luglio 2024