Prato: una preghiera e un sorriso, la buona “cura” dell’Unitalsi

La preghiera e il rosario. La compagnia e il conforto. Il gioco assieme. Da sedici anni a Prato i volontari dell’Unitalsi portano tutto questo all interno delle case di riposo. Sono sei le Rsa cittadine (Villa Niccolini, Casa Marta, Gonfienti, Villa Maria Assunta, Villa Amelia e Santa Caterina de Ricci) in cui, a piccoli gruppi, i volontari prestano il loro tempo per fare varie attività di animazione.

Oltre ai pellegrinaggi con malati e disabili a Lourdes, organizzati più volte nel corso dell’anno, l’impegno dei volontari dell’Unitalsi sul territorio -una ventina in tutto – si concretizza con tante iniziative, tutte autofinanziate, come pranzi, cene o il torneo di burraco organizzato lo scorso anno al Beste Hub, che ha visto la partecipazione di 160 persone. «Oltre ai pellegrinaggi a Lourdes (l’anno scorso ne abbiamo organizzati a giugno, luglio e settembre e il prossimo è in programma in questo mese di febbraio) curiamo tante attività ordinarie: portiamo gli ammalati a fare delle visite, andiamo a trovare a casa coloro che non si possono muovere ed anche nelle Rsa cerchiamo di fare loro compagnia» spiega Alessandra Franchi, consigliera Unitalsi Prato.

Fra le attività più apprezzate dagli ospiti delle Rsa c è il gioco della tombola. Chi fa cinquina o tombola vince piccoli premi, per tutti un po di buonumore, spensieratezza e tempo trascorso insieme a persone diverse da dove festeggia i compleanni e indossa anche i panni della Befana e di Babbo Natale. Cosa prova nel portare un po di serenità alle persone anziane e ai malati? «Per me è il rilassamento, come passare una serata a ballare; quando li vedo ridere o fare la mossa per abbracciarmi, mi si allarga il cuore… Sarà che ho perso i genitori giovani, avevano entrambi 50 anni quando se ne sono andati e non me li sono goduti per nulla… per me è una cosa bella. Son tutte piccole cose che mi rallegrano il cuore, come quando vado alla Cui e i ragazzi La mi chiamano la nonna dei regali».

L’associazione – la cui sede in piazza San Marco 7 è aperta tutti i giovedì pomeriggio dalle 16,30 alle 18,30 – domenica prossima, 9 febbraio, inaugurerà la pedana elettrica di un furgone Doblò utilizzato per i servizi di trasporto dei disabili. Il taglio del nastro avverrà alla fine della messa al Santuario della Madonna del Giglio, in programma alle ore 12. La pedana è frutto di una donazione degli ex dipendenti Cariprato.

Programma 11 febbraio ricorre la 33° giornata mondiale del malato: Prato la ricorda con la celebrazione della messa presieduta dal vescovo Giovanni, alle 15,30, nella cappella dell Ospedale Santo Stefano. In quella occasione, mons. Nerbini conferirà il mandato pastorale per il servizio spirituale cattolico ai volontari laici che impegnati. Il nelle strutture dell’Asl di Prato, di Cure Intermedie La Melagrana e Misericordia e Dolce, nell’Ospedale S. Stefano e nella Casa di curaVilla Fiorita. Inoltre, per chi lo desidera, questo venerdì 7 febbraio, alle 16,45, sarà possibile seguire in diretta, sul canale YouTube (cei pastorale della salute) e su Radio Mater, una iniziativa dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute della Cei intitolata«Invece un Samaritano», ovvero una preghiera comunitaria per ringraziare Dio dell impegno dei curanti. Mercoledì 19 marzo, alle 21, preso il santuario della Madonna del Giglio, si tiene un incontro con padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, sul tema «Spiritualità e Giubileo», organizzato dall’Unitalsi, insieme a Pastorale Sanitaria, Movimento per la Vita, Centro Aiuto allaVita, Acos, Amci, Associazione Figli in Cielo. Infine, sabato 5 aprile, alle 10, nella cattedrale di Santo Stefano, si terrà il Giubileo diocesano dei malatie del mondo della Sanità, promosso dalla Pastorale Sanitaria con l Unitalsi e le associazioni di volontariato.

di Dario Zona, La Voce di Prato


Pubblicato il 6 Febbraio 2025