Alla presenza di migliaia di pellegrini, il Patriarca di Venezia Mons. Francesco Moraglia ieri, mercoledì 4 settembre, ha presieduto la messa internazionale nella basilica ipogea di San Pio X a Lourdes. Presenti anche i 720 fedeli del pellegrinaggio interdiocesano dell’Unitalsi Triveneta insieme ai vescovi di Treviso, Chioggia, Adria-Rovigo e Belluno-Feltre.
Al principio della sua omelia il Patriarca ha sottolineato lo stretto e inscindibile rapporto tra Lourdes e il rinnovamento della vita di fede. “Soffermiamoci sulla fede – ha detto -, la virtù che identifica la stessa Madre del Signore, che alla Grotta di Massabielle ha letteralmente preso per mano Bernadette, una ragazza impacciata, in difficoltà su tutto. Sì, la fede è la virtù che da inizio ad una vita nuova. È l’inizio della nostra relazione personale con Dio”. E “va detto con estrema chiarezza – ha precisato -: o Lourdes è espressione di fede, di conversione, di preghiera, di carità verso chi soffre nell’anima e nel corpo, oppure Lourdes non è la Lourdes dell’Immacolata, di Bernadette Soubirous e neanche di Giovanni Battista Tomassi, fondatore dell’Unitalsi, non è la Lourdes dei barellieri e delle sorelle dell’Unitalsi. Lourdes, infatti, si può sintetizzare con le parole: conversione, preghiera e penitenza”.
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Dopo una giornata di servizio ai malati e di preghiera i giovani che partecipano al pellegrinaggio interdiocesano dell’Unitalsi Triveneta a Lourdes stanno condividendo una serata di riposo e di canti. Ad animare la serata sono i seminaristi.
Gente Veneta
Pubblicato il 5 Settembre 2024