E’ stato il primo pellegrinaggio dell’anno quello a Loreto nei giorni 5-7 maggio.
E’ stato aperto con la celebrazione eucaristica in basilica presieduta dall’Arcivescovo di Ancona-Osimo, Angelo Spina che successivamente ha tenuto ai numerosi partecipanti al pellegrinaggio una riflessione sul tema “La carità è puro amore al bene dell’altro che mi commuove”. Ha ringraziato le dame, i barellieri dell’Unitalsi per il costante impegno a favore delle persone malate che vengono portate in pellegrinaggio nei diversi santuari. Ha detto:«Siamo qui, oggi, per pregare Maria, per contemplare Maria, questa umile serva, che si è resa conto del suo valore perché ha ricevuto l’annuncio dell’angelo.
Da qui la grandezza dell’umano e la nostra dignità: «Essere amati e, quindi, resi capaci di amare. Questo è ciò che rende la vita piena di significato e di responsabilità». Maria con il suo “sì” a Dio ci guida per mano e ci introduce alla contemplazione dell’amore che Dio ha per tuti noi, in particolare per chi ne ha più bisogno e soffre nel cuore e nello spirito. La via della gioia, passa attraverso la croce, come ha fatto la Vergine Maria che ai piedi della croce ha trasformato il dolore in amore aprendo la sua vita all’alba della resurrezione, perché “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”. Le sottosezioni di Ancona, Ascoli, Camerino, Fabriano, Macerata, Matelica, Recanati, San Benedetto del Tronto, Tolentino hanno vissuti momenti indimenticabili di fraternità sotto l’occhio vigile di Gigi Pasqualini di Ancona e di altri responsabili del pellegrinaggioE’ stato il primo pellegrinaggio dell’anno quello dell’Unitalsi a Loreto, nei giorni 5-7 maggio.
E’ stato aperto con la celebrazione eucaristica in basilica presieduta dall’Arcivescovo di Ancona-Osimo, Angelo Spina che successivamente ha tenuto ai numerosi partecipanti al pellegrinaggio una riflessione sul tema “La carità è puro amore al bene dell’altro che mi com-muove”. Ha ringraziato le dame, i barellieri dell’UNITALSI per il costante impegno a favore delle persone malate che vengono portate in pellegrinaggio nei diversi santuari. Ha detto:«Siamo qui, oggi, per pregare Maria, per contemplare Maria, questa umile serva, che si è resa conto del suo valore perché ha ricevuto l’annuncio dell’angelo. Da qui la grandezza dell’umano e la nostra dignità: «Essere amati e, quindi, resi capaci di amare. Questo è ciò che rende la vita piena di significato e di responsabilità». Maria con il suo “sì” a Dio ci guida per mano e ci introduce alla contemplazione dell’amore che Dio ha per tuti noi, in particolare per chi ne ha più bisogno e soffre nel cuore e nello spirito.
La via della gioia, passa attraverso la croce, come ha fatto la Vergine Maria che ai piedi della croce ha trasformato il dolore in amore aprendo la sua vita all’alba della resurrezione, perché “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”. Le sottosezioni di Ancona, Ascoli, Camerino, Fabriano, Macerata, Matelica, Recanati, San Benedetto del Tronto, Tolentino hanno vissuti momenti indimenticabili di fraternità sotto l’occhio vigile di Gigi Pasqualini di Ancona e di altri responsabili del pellegrinaggio. (diocesidiancona.it)
Pubblicato il 8 Maggio 2023