“Omaggio a Maria”, concerto per i 90 anni dell’Unitalsi di Massa

Artisti di fama internazionale e celebrazione presieduta dal Vescovo Giovanni tra gli appuntamenti previsti per l’importante anniversario

“Omaggio a Maria” così si chiama il  concerto di musica sacra per festeggiare la ricorrenza dei 90 anni dell’Unitalsi Toscana organizzato dalla sottosezione di Massa dell’Unitalsi per domenica 2 giugno alle ore 17 nella chiesa della Sacra Famiglia di Marina di Carrara, l’ingresso è libero. Nutrito il gruppo di volontari con in testa Francesco Mandorli. “Siamo molto orgogliosi che anche la sottosezione di Massa festeggi questa importante traguardo – spiega  presidente della sottosezione apuana  Germano Mutti – che non è solamente simbolico, ma rappresenta la conferma che le attività messe in campo dalla nostra associazione sono di grande rilevanza per gli ammalati, per i disabili, per le famiglie in difficoltà, per i meno fortunati, soprattutto grazie all’impegno di tutte le persone che volontariamente offrono il loro tempo, e non solo, a servizio degli altri.

“Abbiamo organizzato il concerto con il titolo “Omaggio a Maria”, non solo in onore agli eventi avvenuti a Lourdes e negli altre località mariane, ma anche per ringraziare la Sua amorevole e materna presenza con la quale sempre accompagna le nostre attività e per le quali ci riempie delle Sue grazie e benedizioni. Nell’iniziativa siamo riusciti a coinvolgere – e per questo li ringraziamo sentitamente – importanti artisti locali di livello nazionale ed internazionale, i quali hanno accettato il nostro invito per questa speciale serata: Giorgio Giuseppini, basso, Riccardo Lio, tenore, Stefania Mettadelli, organo.  Come è noto Giorgio Giuseppini  cantante lirico che, dopo il battesimo alla Scala, ha calcato i più importanti teatri del mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, dal Messico alla Cina, sì che potremo definirlo ambasciatore del nostro bel canto: tra i  più prestigiosi il Covent Garden di Londra, il Thèatre du Chatelet di Parigi, lo Staatsoper di Berlino, il Metropolitan di NewYork e molti altri, anche se spesso in “copertura” dei grandi cantanti dell’epoca. Per i non addetti ai lavori ” copertura” significa essere a disposizione per l’eventuale sostituzione in caso di impedimento del cantante protagonista. Il 18 dicembre 2010 segna un’altra tappa importante della sua carriera, avviene infatti che deve sostituire nel Don Carlo, Ferruccio Furlanetto, un basso di fama internazionale impossibilitato a recitare. L’interpretazione gli varrà il consenso della critica internazionale e il New York Times lo recensirà come “valid professional (valido professionista)”. Con la compagnia del Metropolitan andrà in tournèe a Tokio in Giappone per poi tornare in Italia dove l’Arena di Verona lo scrittura per sei stagioni consecutive. Qui interpreterà Ramfis nell’Aida diretta da Placido Domingo, Ferrando nel Trovatore regia di Franco Zeffirelli e Frère Laurent in Giulietta e Romeo regia di Francesco Micheli; ed ancora: i palcoscenici dell’Oper Frankfurt (Filippo II del Don Carlos), del Thèatre des Champs-Elisées (Don Basilio nel Barbiere di Siviglia) , la Royal Opera House di Muscat (Timur nella Turandot e Banco nel Macbeth). E’ del 2015 invece una importanCentre For The Performte tourné in Cina. Il National Arts di Beijing lo vede impegnato nel ruolo di Ramfis nell’Aida diretta da Zubin Mehta e nell’Alvise Badoero nella Gioconda diretta da Daniel Oren.

Al termine del concerto sarà celebrata la S.Messa di ringraziamento presieduta dal Vescovo Giovanni. Invitiamo, pertanto, tutta la cittadinanza a partecipare a questo speciale e raro evento ad ingresso libero.”Mutti spiega ancora che: “per portare avanti le nostre molteplici attività, abbiamo lanciato un appello alle persone vogliono impegnarsi nel volontariato e che mettano a disposizione qualche ora del proprio tempo per rendersi disponibili a portare avanti le nostre azioni.  Sono soprattutto i giovani che possono fare molto anche a favore di tanti loro coetanei disabili per accompagnarli nelle più svariate iniziative.

L’Unitalsi ha da sempre il proposito di sensibilizzare i volontari anche al di fuori del semplice pellegrinaggio, affinché portino la loro esperienza nella vita di tutti i giorni. “Infatti, nei progetti della nostra associazione è molto pressante quello di creare un nuovo gruppo di giovani impegnati nel volontariato, su cui fare affidamento anche in futuro per proseguire le attività di tutti i giorni, per contribuire all’incremento delle attività a favore dei più bisognosi e per elaborare nuove iniziative al servizio degli altri. Anche quest’anno, siamo impegnati nei pellegrinaggi, in aereo o pullman, a Lourdes con partenze a giugno, luglio e settembre e a Loreto, con partenze ad agosto. Per informazioni sul volontariato e sulle iniziative, è possibile prendere contatto al numero di cellulare 3356834188. Ricordo che il pellegrinaggio è il cuore dell’UNITALSI. Lourdes con la grotta di Massabielle, in particolare, sono la genesi della storia di carità e di servizio che anima la missione dell’Associazione sin dal 1903. Oltre 115 anni fa il giovane nobile Giovanni Battista Tomassi, affetto da artrite deformante irreversibile, decise di dare vita all’UNITALSI dopo aver preso parte ad un pellegrinaggio a Lourdes e capito, pur non avendo ottenuto alcuna guarigione, l’importanza del messaggio mariano di conforto e speranza per chi soffre. L’intento del giovane Tomassi, infatti, era quello di togliersi la vita nella città mariana qualora non avesse ricevuto alcuna guarigione. Il vero miracolo fu quello della fede, della speranza, dell’amore, del conforto e della serenità. Gli stessi sentimenti che ancora oggi accompagnano l’animo di chi partecipa ad un pellegrinaggio a Lourdes. La condivisione, che è lo stile di vita dell’UNITALSI –  conclude Mutti –  ci porta a camminare insieme ogni giorno anche quando il pellegrinaggio è finito.

Pubblicato il 28 Maggio 2019