Napoli, poveri sul set di Mare Fuori: ​”Qui il pranzo di Natale”

Pranzo di Natale nell’ex refettorio della Marina militare al Molosiglio. Per la prima volta – grazie alla tenacia di don Marco Beltratti, parroco nella Chiesa di Santa Lucia a Mare – un’istituzione militare apre le porte a oltre cento poveri che sabato 21 dicembre, a mezzogiorno, faranno il loro ingresso nel quartier generale del molo San Vincenzo. Con loro ci sarà anche il prefetto Michele di Bari che ha scelto di condividere questa esperienza con sacerdoti e volontari Unitalsi.

Il pranzo del prossimo sabato è solo il primo di una serie di appuntamenti nell’ambito di quella che don Marco definisce una “collaborazione virtuosa” con le istituzioni. In programma c’è già una lasagnata di Carnevale in una delle sedi dell’Esercito italiano e anche il pranzo di Pasqua : «La solidarietà è contagiosa – è il commento del sacerdote, per anni parroco di Nostra Signora del Sacro Cuore, al Vomero – ringrazio chi ci ospita anche a nome dei poveri: non capita tutti i giorni di pranzare in una sala così prestigiosa». La stessa – ricorda sempre Beltratti – dove hanno girato anche alcune scene della fortunata serie tv Mare Fuori: «E poi che onore avere il prefetto con noi, per i nostri amici sarà davvero una bella sorpresa».

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Anziani, senza fissa dimora, stranieri, rom, tutti allo stesso tavolo: un esercito di poveri, poverissimi in alcuni casi, ma ricco di orgoglio e dignità, al quale verrà servito un pranzo speciale. Antipasto, primo, secondo, contorno, dolce, frutta e aranciata e coca cola. Un pranzo tradizionale, dall’insalata di rinforzo ai cannelloni, dalla frutta secca al panettone, con una variante per i vegeteriani: i musulmani, ad esempio, non mangiano carne e bisogna pensare anche a loro.

La tavola è quella tipica di Natale, curata nei dettagli dai volontari che la apparecchiano anche meglio di come farebbero a casa loro: « Non deve mancare nulla – dice il parroco – quella del 21 è una grande festa: abbiamo ospiti illustri, dobbiamo accoglierli nel migliore dei modi». Sottopiatti, tovaglioli rossi, decorazioni natalizie, musica e regali per tutti. « Non solo cibo – dice Beltratti – la festa è festa, si canta e si balla. Abbiamo organizzato un pranzo di Natale in grande stile grazie alla generosità dei nostri volontari, tra cui l’Unitalsi, che dopo aver servito a tavola si trasformeranno in attivissimi animatori». Il pranzo al Molosiglio è solo uno dei tanti che la Chiesa di Napoli organizza nel periodo delle feste. Non si può non ricordare quello di padre Francesco Sorrentino, coordinatore della mensa del Carmine, il 25 dicembre, per circa cinquecento persone, solo un centinaio in più di quelle che ogni giorno mangiano alla sua mensa. Padre Francesco ha calcolato che gli servono – più o meno – 140 litri di olio al mese e una trentina di chili di pasta al giorno: «Numeri enormi che a Natale aumentano. Senza l’aiuto dei napoletani non ce la faremo mai».

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La storia Da una solidarietà all’altra: oggi pomeriggio, a Villa Diamante , in via Manzoni, il piccolo Michele avrà il suo nuovo apparecchio acustico Babbo Natale ha letto la sua letterina e lo ha accontentato. Anzi, a dire il vero si è mobilitato un esercito di Babbo Natale: napoletani generosi, professionisti, imprenditori, commercianti, artisti, ragazzi e studenti.

La storia del bimbo di nove anni – raccontata dal Mattino – al quale la mamma ha rubato l’apparecchio acustico prima di abbandonarlo in una casa famiglia di Aversa, ha toccato il cuore di tutti: sono bastati solo pochi giorni per mettere insieme la cifra necessaria per comprarlo. E oggi, grazie all’impegno di Anna Di Biase con i volontari della “Società per amore”, gli sarà consegnato.

il Mattino


Pubblicato il 16 Dicembre 2024