L’iniziativa è accreditata per l’attribuzione dei punti ECM ed è organizzata con l’ASST della Valtellina e dell’Alto Lario
«Imparare a conoscere e valorizzare le relazioni affettive nel mondo della disabilità». È il tema centrale del convegno “Affettività e Disabilità” promosso dagli operatori sanitari dell’UNITALSI Sezione Lombarda in collaborazione con l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale della Valtellina e dell’Alto Lario, che si terrà il prossimo 10 novembre 2018 dalle ore 9,20 presso l’Aula assemblee della sede della Sezione lombarda, in via G. Labus, 15 (Milano).
Il corso sarà presentato da BEATRICE MORANDI, responsabile della progettazione dei corsi UNITALSI Sezione Lombarda, e da RICCARDO BERTOLETTI, responsabile medico dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) della Valtellina e dell’Alto Lario. In mattinata, il dott. ANGELO SELICORNI, genetista primario dell’Ospedale sant’Anna di Como interverrà su “La sessualità nel giovane disabile”.
A seguire, ci terrà l’intervento della dott.ssa MILA RISCASSI, psicologa, su “Bisogni affettivi-sessuali in persone con fragilità (linee guida e interventi educativi)” e ANDREINA BOSONI condividerà la propria testimonianza con i presenti.
I lavori riprenderanno, poi, con l’intervento della dott.ssa MARIA CRISTINA PESCI, psicologa, su “Sessualità e persone con disabilità: accogliere e comprendere per promuovere l’inclusione”. Il convegno riprenderà dopo un coffee break con l’intervento di don ALESSANDRO REPOSSI, assistente spirituale della sottosezione di Milano Nord-Est, dal titolo “La corporeità nella Bibbia”. La dott.ssa MARIA VITTORIA DELL’ACQUA, responsabile medico dell’UNITALSI Lombarda concluderà i lavori. Modera la giornalista della RAI, DONATELLA NEGRI.
Il convegno è riconosciuto dalla Regione Lombardia con 5 crediti formativi ed è gratuito e aperto a tutti gli operatori sanitari.
“La sessualità è un argomento che molto spesso, per non dire sempre, nella cura nel disabile non è preso in considerazione – dichiara BEATRICE MORANDI – Tuttavia, l’essere disabile non esclude il bisogno di affettività e di sessualità. Per questo motivo abbiamo pensato di invitare degli esperti che possano aiutarci a prendere coscienza delle necessità affettive nella disabilità psichica e fisica, dando al nostro personale alcune indicazioni per affrontare al meglio un tema così sensibile con le persone con cui operano nel loro servizio di volontariato”.
Pubblicato il 5 Novembre 2018