L’Unzione degli infermi un potente farmaco per la nostra anima

Sabato 2 giugno a Rufina l appuntamento diocesano promosso dalla Commissione per la Pastorale della salute, in collaborazione con l’Unitalsi e le associazioni di volontariato sanitario. Sarà presente il Vescovo Stefano.

Sarà conferito il sacramento ai malati GIORNATA DEL MALATO sarà un bellissimo momento di fede la Giornata diocesana del Malato, sabato 2 giugno, presso Rufina, quale prezioso appuntamento di fede e di amore promosso dal Commissione per la Pastorale della Salute, in collaborazione con Unitalsi e le associazioni di volontariato sanitario, come Misericordia e Avo, che operano nel territorio.

Un giorno di festa, questo di cui stiamo parlando, ideato dal Vescovo Mario nel 2012, quale momento dedicato ai nostri fratelli fiesolani meno fortunati, S provati dalle malattie fisiche e psiche, accuditi all’interno delle famiglie (circa 2000 di loro) o nelle strutture sanitarie della nostra diocesi, dove, oltre ai due noti ospedali, il «Serristori» di Figline Valdarno e il «Santa Maria alla Gruccia» di Montevarchi, sono presenti 38 Case di Cura e di Riposo che ospitano circa 1500 degenti.

Ma anche a coloro che si occupano con dedizione delle persone provate da ogni forma di malattia è dedicata questo incontro che, ormai dal 2013, data del suo primo svolgimento all interno dell’Insigne Collegiata di Figline Valdarno, annualmente si ripete in una località diversa per coinvolgere il maggior numero di persone, diffondendo calore umano e portando la vicinanza della Chiesa diocesana a tanti fratelli e sorelle. «Curare il malato curando le relazioni», la linea guida dell’incontro, promosso sulla scia della Giornata mondiale del Malato, notoriamente l’11 febbraio, l’appuntamento diocesano si assesta come un momento di entusiasmante condivisione, ma anche di riflessione e di preghiera, come spiegano i diaconi permanenti, Pasquale Folla e Patrizio Lapini, ai vertici della Commissione diocesana per la Pastorale della Salute, che promuove l incontro. «Si tratta di un prezioso appuntamento, questo che proponiamo alle sorelle e ai fratelli meno fortunati sottolineano – per offrire momenti di solidarietà e di sano entusiasmo, quasi un evasione dalla vita non sempre facile di tutti i giorni. Con alcuni di loro è anche un modo per incontrarsi fuori dalle case di cura in cui vivono e dove magari svolgiamo il nostro ministero diaconale, come nel caso della realtà figlinese, “Frate Sole”, a fianco dei sacerdoti, testimoniando la vicinanza del Signore o semplicemente regalando un sorriso a chi sente solo e triste».

Effettivamente la solitudine rappresenta il più grande dei problemi per l uomo contemporaneo, quindi una giornata come quella in programma per sabato 2 giugno accende un «faro» di speranza per molti, anche grazie all aspetto sacramentale dell’incontro, come spiegano ancora i promotori della Giornata: «Nel corso della Concelebrazione Eucaristica delle ore 10, presieduta dal nostro vescovo Stefano, presso la Chiesa dell’Oratorio “Don Angelo Fabbri” a Rufina, sarà possibile ricevere l’Unzione degli Infermi: invitiamo, quindi, tutti coloro che desiderano accedere a questo importante Sacramento di parlarne con il proprio parroco anche, ma non solo, per ricevere un adeguata preparazione – sottolineano ancora descrivendolo – come un potente farmaco dell’anima che accompagna tutti noi nei difficili momenti che siamo chiamati a vivere, quando siamo provati dalle malattie che piegano il fisico e fiaccano l’animo». I due diaconi invitano, dunque, a ricevere l’Unzione «che ovviamente non sostituisce i farmaci che tutti noi siamo chiamati ad assumere per custodire il corpo, tempio dello Spirito Santo, ma rappresenta uno straordinario aiuto, una grande forza interiore che ci permette di proseguire il nostro cammino di vita, liberandoci dal peccato che ci toglie la libertà avvolgendoci nel male. Questo Sacramento, grazie allo Spirito Santo, ci aiuta appunto a sentirci più liberi e sereni. Ciascuno di noi – precisano – lo può ricevere quando è prostrato per le difficoltà di una prova, magari prima di un intervento chirurgico o quando ci sentiamo deboli per una qualsiasi ragione.

È posto a disposizione di ogni cristiano da parte della Chiesa nella sua magnanimità, e tutti noi lo dobbiamo ricevere con gioia» concludono. Al termine del rito è in programma un momento conviviale, alle 12,30, presso i saloni dell oratorio «Don Angelo Fabbri», via Martiri di Berceto, al civico 35 a Rufina.

di Laura Borgheresi – La Parola di Fiesole

Pubblicato il 24 Maggio 2024