Tornano i pellegrinaggi nel santuario mariano dove, testimonia chi ha partecipato, le barriere si abbattono e si vive una forte esperienza di fede. Altre proposte: La Verna, Fatima e poi l’udienza dal Papa
L’estate dei pellegrinaggi Unitalsi entra nel vivo. Un’esperienza che l’Unitalsi ravennate vive già in questi giorni, fino al 23 giugno, col viaggio in Liguria con la visita anche a due santuari, quello del Bambin Gesù di Praga, e quello alla Madonna della Guardia (Genova).
Di certo Lourdes, con la visita alla Grotta delle apparizioni e i molteplici momenti di spiritualità che malati e volontari condividono, è una tappa peculiare. Nei giorni di permanenza si ripercorrono i passi che fece Bernadette Soubirous, si partecipa a diverse Messe, una anche internazionale nella basilica San Pio X, e alla processione “aux flambeaux”, si entra nelle piscine.
Due le proposte estive a Lourdes: la prima con l’Unitalsi regionale, al 27 al 30 agosto in aereo e dal 26 al 31 agosto in pullman, la seconda al pellegrinaggio nazionale, dal 24 al 28 settembre in aereo e dal 23 al 29 settembre in treno e pullman. Ma ci si tornerà anche per l’Immacolata, dal 5 al 9 dicembre in pullman.
«Lourdes rappresenta la nostra casa, le nostre origini – dice Patrizia Amici, reggente dell’Unitalsi diocesana – e ad agosto si vede la maggior affluenza di partecipazione dalla nostra diocesi. Lourdes, la Grotta, il suo santuario sono i luoghi di uno straordinario incontro con la bellezza che ci potrà cambiare la vita».
È quello che è accaduto a Stefania Ferri, ravennate con disabilità che collabora con l’Unitalsi ed è tornata dal pellegrinaggio al santuario svoltosi dal 7 al 10 giugno, cui hanno partecipato una quindicina di persone della nostra diocesi. «Quest’anno c’era anche una infermiera che lavora in ospedale a Ravenna – racconta – ed è rimasta molto colpita dall’esperienza. Dal 2012 vado almeno una volta all’anno a Lourdes e ho capito sin dalla prima esperienza che non è certo un posto da ‘vecchi’ e ‘malati’ come pensavo. Stare a Lourdes e stare a contatto con la Madonna, con persone sane e malate provenienti da tanti Paesi, ti fa vivere in un mondo parallelo dove anche chi ha delle fragilità è al centro dell’attenzione. Ho compreso vivendo quell’esperienza che ognuno è chiamato a prendere in mano la propria vita anche a casa poi, dove si trova, nelle condizioni in cui Dio ci ha posto».
I pellegrinaggi unitalsiani non sono facili da organizzare, vanno superati tanti ostacoli di natura pratica. «Molti luoghi non sono accessibili a tutti – racconta Patrizia –. Sono tante le barriere architettoniche che incontriamo. Lourdes è il luogo dove tutte queste barriere si abbattono, dove chiunque e in qualunque condizione sia, troverà un posto sicuro». Nei pellegrinaggi «disabili, volontari e pellegrini diventano un tutt’uno e al centro vengono messe la dignità dell’esistenza umana, la relazione, la vicinanza piena di compassione. Condizioni che, per quel che ho visto e sperimentato, favoriscono un avvicinarsi della persona all’incontro con Cristo, a una crescita di fede. Peregrinare è camminare insieme, accompagnandosi con chi, dentro e fuori, porta le ferite del cuore, della mente, dello spirito, del fisico».
Lourdes non è l’unica meta dell’estate dell’Unitalsi: l’associazione andrà in pellegrinaggio dal 13 al 15 luglio a La Verna «luogo di pace dove la vita di Francesco d’Assisi è ancora esempio e fonte di ispirazione per parole e concreti gesti di incontro, dialogo, riconciliazione e cura» precisa Amici. Si tornerà, dopo alcuni anni di pausa, al santuario della Madonna di Fatima, dal 18 al 23 ottobre. Ultimi appuntamenti al santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa, dall’8 al 10 novembre e con l’udienza dal Santo Padre dal 26 al 28 novembre. Per info e iscrizioni: Unitalsi, via IX Febbraio, 6, Ravenna, tel. 0544 38170.
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Pubblicato il 21 Giugno 2024