Barellieri, dame e pellegrini piacentini guidati da don Coppellotti
Anche quest’anno, l’Unitalsi di Piacenza ha partecipato al tradizionale pellegrinaggio di agosto a Lourdes: un gruppo di 20 persone tra barellieri, dame e pellegrini ha affrontato il viaggio, condividendo momenti di preghiera, servizio e fraternità, rinnovando la propria profonda esperienza di fede. A guidare spiritualmente il gruppo, anche questa volta, è stato monsignor don Serafino Coppellotti, referente spirituale dell’Unitalsi piacentina.
“La sua presenza ha arricchito il pellegrinaggio, offrendo ai partecipanti un punto di riferimento e una guida sicura lungo tutto il percorso spirituale – spiega il volontario Alfredo Cerciello -. Anche quest’anno e stata una bellissima esperienza, e quello che abbiamo ricevuto noi volontari, come ogni anno, e stato più di quanto abbiamo dato”. Le giornate a Lourdes sono state scandite da intense attività religiose, come le processioni e le preghiere, con un attenzione speciale rivolta all’assistenza dei malati e delle persone con disabilità. L’impegno dei volontari ha garantito che ogni partecipante potesse vivere al meglio questa esperienza unica. “Andare a Lourdes con l’Unitalsi e come partecipare all annuale riunione di famiglia nel luogo del cuore – racconta Raffaella, una delle partecipanti -. Con il gruppo dei volontari si crea una sorta di famiglia allargata, ci si vede ogni anno (o quasi) e si scambiano baci e abbracci che vengono dal cuore. La gioia di ritrovarsi e tanta e si aspetta con ansia di re a Lourdes, nel nostro luogo del cuore. Come ogni anno il viaggio e sempre un po difficile, questa volta e stato l’atterraggio a Bologna ad averci fatto drizzare i capelli. Manon e niente in confronto alla pace e alla gioia che abbiamo vissuto e respirato durante il pellegrinaggio. Lourdes per me e preghiera e serenità, sorrisi e cuori pronti a donarsi ai fratelli meno fortunati. Il tempo non e stato molto bello, nuvole, umidità e parecchia pioggia. Ma non importa, siamo riusciti a fare tutto, con felpe, mantelle, k-way e ombrelli. Porto a casa con me la pace, la gioia e la serenità che ho respirato in quel luogo magnifico, dove essere in carrozzina e normale e tutti hanno un sorriso da donare”.
di Riccardo Foti – La Libertà
Pubblicato il 8 Settembre 2025