L’Unitalsi di Albano sale a bordo dell’Amerigo Vespucci

Il celebre veliero e nave scuola della Marina Militare, considerato uno dei più belli mai costruiti, fa tappa in questi giorni e fino al 3 giugno nella costa laziale del suo Tour Mediterraneo

I volontari dell’Unitalsi sono abituati a donare tempo, cuore e braccia ai malati. È la nostra missione, il nostro cammino quotidiano: servire chi soffre. Ma nella visita all’Amerigo Vespucci dell’UNITALSI Sottosezione di Albano è accaduto qualcosa di straordinario. Per una volta, sono stati proprio i malati a servire noi.

Fino all’ultimo abbiamo sperato che tutti potessero salire, ma ci è stato comunicato che, a causa delle barriere architettoniche e dell’età della nave, le carrozzine non potevano accedere. Una notizia che ci ha colpiti profondamente, dichiara il Presidente Pietro Corti al punto di rinunciare alla visita anche perché era stata programmata per i nostri amici malati e andare senza di loro per noi non aveva senso. Ma sono stati loro, con il loro amore silenzioso, a spronarci ad andare. Hanno scelto di venire lo stesso, pur sapendo che sarebbero dovuti restare sulla banchina, vedere da li l’eccellenza dell’Amerigo Vespucci, semplici spettatori di un’esperienza che anche loro avrebbero meritato.
È stata una lezione di umiltà e di dono puro. Il loro sorriso ci ha abbracciati, la loro presenza ci ha dato la forza e la gioia. Hanno fatto ciò che dice il Vangelo: “Date e vi sarà dato.” E oggi, grazie all’Amerigo Vespucci, abbiamo sperimentato questa verità. A loro va il nostro grazie più profondo, Grazie Carmen, grazie Maria. Perché ci hanno insegnato ancora una volta che il vero servizio è quello che nasce dall’amore, anche nel silenzio di una banchina.


Pubblicato il 27 Maggio 2025