A memoria della straordinaria esperienza vissuta dal volontario Lillo Scionti al raduno in Vaticano di un anno fa
Un momento unico quello vissuto dall’assemblea di sottosezione dell’UNITALSI di Vibo Valentia. L’assemblea che si terrà presso la sede ufficiale in via P. Borsellino a Vibo Valentia apparentemente si presenta uguale a tutte le altre, con due soli punti all’ordine del giorno: le comunicazione del Presidente e le immancabili “varie ed eventuali”. Ed proprio in questo secondo punto che accadrà qualcosa di imprevisto e di particolare valore.
Infatti, il volontario Lillo Scionti, ha consegnato ufficialmente alla sottosezione di Vibo Valentia la “papalina” di Papa Francesco! Si concretizza così un sogno di Lillo Scionti, a testimonianza di una esperienza unica e straordinaria vissuta appena un anno fa, durante il raduno delle Unitalsi in Vaticano. Esattamente il 14 dicembre dello scorso anno, quando nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre ha ricevuto in Udienza i volontari e gli ammalati dell’UNITALSI, in occasione dei 120 anni di fondazione. In quel momento è accaduto qualcosa che nessuno osava sperare. Nessuno tranne uno, una persona che è innanzitutto un sognatore, una persona che crede fortemente e non rinuncia mai alla speranza, Una persona che per quel giorno aveva sognato qualcosa di impossibile a realizzarsi: Lillo Scionti. Lui ci ha creduto, ci ha sperato, ha immaginato qualcosa di imprevedibile e… si è realizzato.
Accade, infatti, che, contrariamente a quanto programmato, Papa Francesco entra in sala proprio dal lato dove Lillo Scionti è seduto con una papalina in mano acquistata proprio nella speranza di questo incontro con il Santo Padre. E Papa Francesco si ferma a parlare con Lillo Sconti, prende in mano la papalina che lui gli porge in uno scherzoso, veloce – ma sono attimi intensi, straordinari, che rimarranno impressi per sempre – scambio.
Poi, Papa Francesco, nel suo indirizzo di saluto, ha sottolineato, rivolgendosi ai volontari Unitalsi: “La vostra Associazione, diffusa e radicata in modo capillare nel territorio italiano, assicura un punto di riferimento per le famiglie e le comunità, svolgendo una funzione di presidio per la vita nella fragilità. Allo stesso tempo, svolge un’opera di evangelizzazione e di apostolato. Lo fa sine glossa, come direbbe San Francesco, ovvero con i fatti, con l’esempio, con un annuncio che ha il sapore della concretezza. È questo un linguaggio che può parlare a tutti, come vediamo nel Vangelo, quando la gente cercava Gesù perché in Lui sentiva la forza di Dio che guarisce, di Dio che perdona, di Dio che consola, di Dio che dà speranza. La Parola di Dio sia sempre il vostro nutrimento e anche il vostro “bastone”, che vi sostiene nel cammino, per non vacillare anche quando la strada si fa ardua e le forze sembrano venire meno”.
Oggi, questo ricordo, questa esperienza straordinaria diverrà patrimonio comune della sottosezione di Vibo Valentia e quella “papalina”. in ricordo di quel momento fantastico vissuto dal volontario Lillo Scioni, andrà, per sua volontà, in dote alla sottosezione. Che emozioni!
vivipress.it
Pubblicato il 19 Novembre 2024