Unitalsi Ivrea ha deciso di dare il suo piccolo contributo per aiutare i profughi in transito nelle zone di confine della Polonia.
Lunedì 7 marzo, alcuni volontari sono partiti insiemea una carovana di 12 mezzi tra cui quelli di Memoria viva e altre associazioni piemontesi Destinazione le zone intorno a Przemysl una delle cittadine più segnate dal passaggio di profughi in fuga «Abbiamo viaggiato per più di 20 ore un viaggio continuo impegnativo e scandito da poche essenziali soste -racconta Stefano Bersano dell’Unitalsi di Ivrea.
Nel viaggio di andata il nostro furgone era carico di aiuti: pannolini salviette cibo e medicinali raccolti dai volontari di molte associazioni e persone volenterose della zona Scortati dalla polizia italiana prima e polacca poi nella serata di martedì siamo giunti al paesino di Jaroslaw a 20km dal confine ucraino dove abbiamo scaricato gli aiuti».
Nella giornata di mercoledì alcuni volontari del gruppo sono partiti alla volta di Leopoli per portare medicinali all ospedale co Altri invece si sono diretti verso il centro di accoglienza di Przemysl per lasciare una parte degli aiuti «Anche qui abbiamo trovato tante persone in fuga prosegue -Un grande centro commerciale trasformato in centro di accoglienza centinaia di persone in una fila ordinata e dignitosa per l assegnazione di un posto»
«Nel pomeriggio ci siamo trasferiti a Cracovia dove ci attendevano alcuni profughi ucraini diretti ad Ancona – conclude Bersano -Siamo così riusciti a portare in Italia 2 giovani mamme con 4 bimbi I loro volti la gioia i loro sorrisi e le loro lacrime quando hanno potuto rincontrare i genitori anziani ci hanno ripagato da tutte le fatiche e i disagi del viaggio».
La Sentinella del Canavese
Pubblicato il 18 Marzo 2022