Dall’Unitalsi, gruppo reventino, aiuti umanitari in Kosovo

Arma dei Carabinieri si trova dislocata nelle città  Pristina nell’ambito dell’operazione denominata “Joint Enterprise” ambito missione NATO-KFOR.

Nell’ambito di tale attività è da segnalare il reggimento Carabinieri MSU di Pristina che svolge la propria attività ambito città di Mitrovica. Tra loro hanno svolto servizio, anche militari dell’Arma della Compagnia Carabinieri di Soveria Mannelli da cui è arrivata la richiesta di aiuti alla popolazione kosovara.

Dal racconto di quest’ultimi, su quali difficoltà e disagi vivono i kosovari nelle periferie delle  città, è nata l’iniziativa di solidarietà caratterizzata dalla raccolta di beni di prima necessità per i cittadini del Kosovo (case famiglia, orfanotrofi, famiglie disagiate, etc).Per cui entra in campo da circa otto anni

L’UNITALSI, Gruppo  Parrocchiale del Reventino coordinato dal Barelliere Francesco Bonaddio in stretta collaborazione con  il Parroco Roberto Tomaino e il Presidente della Sottosezione di Lamezia Terme Carlo Mercuri, creando un  Laboratorio inclusione sociale disabilità è un progetto che si propone di rendere la persona con disabilità protagonista del proprio percorso di vita. Il progetto nasce per dare un aiuto concreto a un bambino povero mettendo la disabilità al loro servizio.Per ogni bambino la giusta opportunità!

Al giorno d’oggi, guardandoci intorno, ci troviamo di fronte a una verità scomoda ma innegabile: la sorte di milioni di uomini dipende semplicemente dal paese in cui si trovano, dalla comunità che li circonda, dal ceto sociale e dalle circostanze in cui sono nati.Noi quella goccia    nell ‘oceano  la vogliamo mettere.I volontari dell’UNITALSI del Reventino hanno raccolto derrate alimentari di prima necessità, giocattoli, vestiario, coperte, materiale didattico per la scuola e medicine da destinare alle popolazioni kosovare.

corrieredilamezia.it

 

Pubblicato il 8 Ottobre 2024