“Un nuovo inizio, fatto con fatica e con immensa gioia”. Così Nicoletta De Paolis, presidente della sottosezione Unitalsi di Civitavecchia, definisce il pellegrinaggio a Loreto che h avisto protagonisti i soci della Sezione Romana Laziale.
Dal 30 giugno al 3 luglio, quindici malati degli istituti di Civitavecchia al Santuario mariano nelle Marche si è svolto il pellegrinaggio con i malati che vivono negli istituti.
La prima esperienza dopo la sospensione per il Covid, accompagnati da cinque volontari, sono stati nel santuario mariano della cittadina marchigiana insieme ad altri duecento partecipanti da tutta la regione, per riprendere dopo due anni di interruzione l’esperienza che più di tutte caratterizza l’associazione. «Per la prima volta dall’inizio della pandemia – ha detto De Paolis – i ragazzi hanno potuto lasciare gli istituti per stare qualche giorno fuori. Un esperienza intensa e che, purtroppo, ancora non è la normalità: la ripresa dei contagi di questi giorni ha infatti di nuovo fermato le attività nelle strutture sanitarie e non permette ai malati di avere contati con l’esterno».
La Messa, l’adorazione eucaristica serale nella piazza del santuario e la processione aux flambeaux l’ultima sera, sono stati i momenti salienti dei quattro giorni, in cui si sono che incontri conviviali e occasioni di condivisione. A Loreto la famiglia dell’Unitalsi si riunisce in preghiera dinanzi a Maria che, accogliendo tutti nella sua casa, aiuta a scoprire come la vita della SantaFamiglia di Nazareth possa essere l esempio tangibile per tante famiglie cristiane. È questo il mistero di Loreto, uno dei luoghi di pellegrinaggio che, ancora oggi, è tra i più importanti del mondo cattolico.
Un appuntamento annuale che, come da tradizione, sto la partecipazione soprattutto dei giovani dell’associazione e che segna l’inizio delle attività estive. La sottosezione di Civitavecchia sta infatti già preparando i pellegrinaggi a Lourdes, in programma ad agosto e ottobre, che quest’anno torneranno ad essere anche con i «treni bianchi». «Nei prossimi mesi -continua la presidente – ci saranno gite e pellegrinaggi di un giorno, sempre se la situazione pandemica lo permetterà. Con i soci e i malati incontreremo le altre sottosezioni della nostra regione, scambiandoci l ospitalità». Difficilmente, invece, si riusciranno a organizzare le vacanze residenziali per i soci che vivono negli istituti.
Avvenire Edizione Civitavecchia-Tarquinia
Pubblicato il 25 Luglio 2022