Riparte il “Treno bianco per Lourdes”, il pellegrinaggio contro la solitudine e per rafforzare la solidarietà e le relazioni tra le persone e fare propria e dare forza al vero messaggio di Lourdes:
«l’ invito a essere sempre pronti a riconvertirsi». Il Treno bianco dell’Unitalsi dedicato ai pellegrini casertani e campani è partito, alle 14,30 di ieri, dalla stazione ferroviaria di Caserta con circa 400 pellegrini campani (110 casertani), e, oggi, in aereo da Napoli, con circa 200 pellegrini (40 casertani). Dopo la pandemia, i viaggi Unitalsi a Lourdes sono ripresi dallo scorso anno, ma in aereo; mentre da quest’anno anche con i Treni Bianchi: il primo in aprile e questo, il secondo, è il più consistente. Circa 28 ore di treno per giungere alla Grotta. Si ritorna il 1 e il 2 settembre.

Questo Treno bianco è composto da 12 vagoni: uno è “barellato”, con 36 postazioni per gli ammalati più gravi; vi è, inoltre, la cappella con l assistente ecclesiastico di Caserta, don Nicola Buffolano. Durante il viaggio si celebra la Messa e la Processione eucaristica. Vi è un vagone cucina da cui i barellieri e le dame distribuiscono i pasti in tutto il treno.

Il presidente della sottosezione di Caserta, Carlo Lanza, spiega:
“Il significato dell’esperienza a Lourdes di ammalati, barellieri, sorelle di assistenza e pellegrini è il dono della Fede vissuta nel Servizio, in solidarietà e accoglienza dell’altro. Dopo la pandemia, si vive quest’anno una rinascita, in parte favorita dalla politica di aiuti da parte della Sottosezione di Caserta, ricca di storia quasi cinquantennale”. Edoardo Filippone, barelliere, sostiene:
“Il pellegrinaggio inizia in treno con la cura dei malati cercando di mitigare, già dal viaggio, la sofferenza con la nostra presenza costante. Il pellegrinaggio a Lourdes è desiderio dell’abbraccio di Maria». Renato Iaselli sempre della sottosezione di Caserta dichiara: “Il ritorno alla Grotta, dopo la pandemia, è luce nuova”.

Vincenzo De Rosa – Il Mattino di Caserta 

Pubblicato il 28 Agosto 2023