Avezzano: Lourdes, se la felicità “è rendere felici gli altri”

Pubblichiamo la bella testimonianza di tre ragazzi volontari dell’Unitalsi di Avezzano a Lourdes uscita su l’Avvenire diocesano, sia sprone per i giovani alla ricerca di senso, perché in fondo il modo più rapido per procurarsi la felicità è quello di far felici gli altri

Raccontare di Lourdes significa viverla: un pellegrinaggio unico e diverso ogni volta che ci si reca in questo posto benedetto. Siamo tre giovani e mai ci saremmo aspettati di sentirci tanto coinvolti in un esperienza così forte e profonda.Un esperienza che abbiamo vissuto da pellegrini e da volontari insieme, prestando servizio nelle strutture ed accoglienza per cogliere da vicino quello che tutti cercano e trovano in quella grotta e su quelle strade: pura speranza, enorme gioia e profonda preghiera. Sì, perché la grotta di Massabielle è un richiamo, una chiamata a correre lì, come faceva la piccola Bernadette. Sotto lo sguardo di Maria la mente ed il cuore vanno oltre,oltre una carrozzina, oltre una stampella e oltre ognidifficoltà.

I sorrisi, la gioia di vivere, la voglia di nonarrendersi sono qualcosa di meraviglioso che va oltre ogni disabilità. Conta davvero la gioia di stare insieme e l’opportunità di vivere con i ragazzi e le ragazze della famiglia unitalsiana momenti di serenità, di unione e di pura emozione. Vivere da volontari aLourdes significa costante assistenza a persone che ne hanno veramente bisogno, ma niente è paragonabile a quello che loro riescono a restituire a noi volontari. Nel nostro piccolo, svolgendo il servizio nei confronti di chi vive la disabilità quotidianamente, ci siamo resi conto che non siamo noi ad aiutare loro, ma loro ad aiutare noi, facendolo nella maniera più bella e profonda. Ci facciamo testimoni della famiglia unitalsiana, che tutti i giorni entra nella loro complessa quotidianità, vivendo appieno tutta la loro grinta e determinazione nell’affrontare situazioni che nel mondo della disabilità potrebbero sembrare poco praticabili. Il volontariato serve proprio a re loro di sentirsi liberi di fare quello che desiderano, abbattendo limiti e allargando di più il campo delle possibilità.

L’Unitalsi ha bisogno di giovani testimoni pronti a mettersi in gioco e a spendersi per gli altri. Certo la vita spesa nel servizio è una vitacaratterizzata anche da momenti difficili, ma tutto passa in un attimo e il cuore subito si riempie di un amoredavvero tanto grande in grado di superare ogni ostacolo, sia nostro e sia di chi vive la disabilità. Custodiamo tutto questo nel cuore, come un dono prezioso di una Madre che ci ama di un amore infinito. Leonilde Di Loreto, Alessandro Pascucci e Sara Faricelli UNITALSI Gruppo volontari dell’Unitalsi di Avezzano a Lourdes.

Avvenire Edizione Avezzano e Marsica

Pubblicato il 24 Ottobre 2022