In partenza da tutta la regione, in particolare da Mantova, Como, Busto Arsizio, Crema, Legnano e Varese
Sarà un’estate diversa quella di molti giovani lombardi che hanno deciso di dedicare le loro vacanze ad un’esperienza straordinaria di servizio accanto a chi è malato o disabile. Infatti, da mercoledì 1 e fino al 7 agosto partiranno in pullman con la Sezione Lombarda l’UNITALSI per il santuario francese numerosi gruppi di pellegrini tra i quali ragazzi e ragazze provenienti da tutta la regione, ma soprattutto da Mantova, Como, Busto Arsizio, Crema, Legnano e Varese (dal 2 al 6 agosto in aereo).
Oltre duecento tra sorelle di carità e barellieri, molti sacerdoti e medici e quasi cento persone che hanno bisogno di assistenza nel viaggio e aiuto nella loro permanenza a Lourdes, daranno vita – sotto la guida spirituale di monsignor GIUSEPPE MERISI, vescovo emerito di Lodi – ad un pellegrinaggio speciale a Lourdes nell’anno in cui ricorre il 160° anniversario delle apparizioni mariane e nel 115° di fondazione dell’UNITALSI.
Il Presidente della Sezione Lombarda dell’Unitalsi, VITTORE DE CARLI, presenta così il prossimo pellegrinaggio del mese di agosto: “E’ stato fatto un grande sforzo organizzativo e aggregativo per poter confermare questo tradizionale pellegrinaggio estivo come uno dei più numerosi e partecipati del nostro anno unitalsiano”.
“Parecchi- conclude DE CARLI – saranno i giovani che per la prima volta proveranno questa esperienza di servizio a chi è nel bisogno. Sarà compito dei nostri gruppi locali offrire continuità a questa esperienza affinché lo stile di servizio e di relazione con gli altri possa diventare quotidianità di vita. Solo così l’esperienza di pellegrinaggio, con le sue proposte di un modo diverso di vivere le proprie relazioni con gli altri e con Dio, può insegnare a viverle l’emozione del dono di sé in tutti gli altri giorni dell’anno!”.
“La nostra associazione – spiega mons. ROBERTO BUSTI, Vescovo emerito di Mantova e Assistente regionale dell’UNITALSI– è nata per accompagnare coloro che avrebbero difficoltà a farlo da soli, in uno scambio continuo di carità e di amicizia che rende questa esperienza veramente unica. Spesso lo stile di vita dei pochi giorni trascorsi presso il santuario diventano la quotidianità della propria vita. Dopo essere stati a Lourdes ci si accorge che non si può vivere in un certo modo con gli altri e per gli altri solamente per pochi giorni, ma è possibile “restare in pellegrinaggio” ogni giorno dell’anno, trasferendo nei gesti di ogni giorno i gesti tipici del servizio svolto di fronte alla Vergine aiutando i nostri fratelli più fragili”.
Pubblicato il 31 Luglio 2018