A Parma il progetto ‘Arianna’ compie 20 anni. Il Vescovo: “Si tratta di un servizio fondamentale”.

La Presidente della sottosezione di Parma, Lambruschi: “Tutto nasce da Lourdes”.

«Con questa occasione presentiamo l’associazione e gli eventi dedicati al 20esimo compleanno del servizio Arianna, che accompagna le persone con disabilità, perché anche se sembra difficile a dirsi, ancora tanti non ci conoscono».
Ieri mattina, Patrizia Lambruschi, presidente della sottosezione Unitalsi Parma, ricordando gli appuntamenti che celebreranno questo anniversario, ha descritto così il rapporto che si è venuto a creare, nel tempo, con il tessuto sociale cittadino, aiutando il prossimo. «Nasce tutto da Lourdes. Da lì, un gruppo di volontari ha deciso di portare Lourdes a Parma e in 20 anni si è formata questa cosa meravigliosa – ha detto la presidente -. Come sottosezione di Parma abbiamo anche un gruppo giovani, composto da 50 persone, con cui facciamo un uscita al mese. Stiamo lavorando anche con altre associazioni, per essere al servizio della città e della comunità: trasportiamo, anche per il Comune, ragazzi che vanno a scuola, ma anche anziani che portiamo da casa ai centri diurni e viceversa».

La presentazione, moderata dal giornalista Francesco Silva, è stata anche l’occasione per confrontarsi sui temi legati alle nuove fragilità con il Vescovo Enrico Solmi, gli assessori Daria Jacopozzi ed Ettore Brianti, e la presidente dell’Unitalsi regionale, Annamaria Barbolini. «Si tratta di un servizio fondamentale, perché viene incontro a una fragilità e al bisogno di aiuto, in ordine a persone che vogliono socializzare, che hanno bisogno di entrare in contatto con altri e di usufruire dei servizi a loro predisposti, che necessitano di un trasporto», ha commentato il Vescovo Solmi, sottolineando tanza di queste realtà per la comunità, che accoglie e mette a proprio agio la persona nella sua totalità. «Io direi che è un segmento significativo, questo, di un attenzione più ampia verso una fragilità che non deve essere dimenticata -ha proseguito il vescovo -. Quando parliamo di persone fragili, parliamo di un mondo che va riconosciuto sempre nella sua totalità». Per Barbolini, che ha avuto il compito di raccontare che cos è l’Unitalsi, nel tempo e nella storia, «il volontario è il braccio, il cuore e la mente» verso una persona in difficoltà. «La vocazione primaria di Unitalsi è il pellegrinaggio a Lourdes, grande palestra di vita, di cultura e anche di salute, ed è aperta a tutti coloro che hanno gno di conforto e di unità concreta – ha osservato la presidente regionale, rimarcando il grande lavoro svolto durante la pandemia di Covid 19 -. Durante quel periodo così buio si è creata una rete straordinaria di prossimità, che ha permesso di portare a casa di tante persone aiuto, medicinali e qualsiasi tipo di necessità».  Per l’assessora Jacopozzi, con Unitalsi «da Lourdes si tira un filo in città». «Esiste un miracolo di prossimità e cura che continua, proseguendo in amicizie, relazioni e volontari. Fare rete è un esperienza essenziale e su questo la nostra città è forte. Come amministrazione, abbiamo tanto da imparare dall incontro con le vostre associazioni».

L’assessore Brianti, fermando l’importanza dell’aiuto al prossimo e soffermandosi sull’analisi del momento storico particolarmente diffìcile che il Paese sta affrontando, ha ricordato come «la difficoltà economica tangibile, con un incremento di domande da parte di chi ha bisogno», si riflette nella richiesta di aiuto. «C è diseguaglianza educativa, economica e sanitaria. Il Patto sociale, per il Comune, è un metodo della città che si pone degli obiettivi insieme».
Per Paolo Mazzeo, responsabile del servizio Arianna, questi 20 anni rappresentano soprattutto «tanta strada fatta insieme». «È un compleanno e non deve essere considerato un traguardo, perché noi stiamo continuando a cercare di aumentare le nostre possibilità. Però considerando da come siamo partiti, veramente è una grande soddisfazione».

Giovanna Pavesi, Gazzetta di Parma

Pubblicato il 6 Marzo 2024