Il percorso sperimentale è stato riaperto dopo il restauro alla presenza del Sindaco e dei volontari Unitalsi
Unico al mondo: tra i pochi templi greci ancora in piedi, quello di Paestum, noto come “Basilica”, è l’unico dove si può entrare anche in carrozzina. Lo scorso mercoledì 8 gennaio il percorso, aperto nel 2016 e recentemente oggetto di un intervento di riqualificazione, è stato riaperto alla presenza del Sindaco di Capaccio-Paestum Franco Alfieri e di una rappresentanza della sottosezione Unitalsi di Paestum. Dopo una fase di sperimentazione, il nuovo progetto prevede ulteriori miglioramenti per la fruizione del monumento che risale al VI sec a.C.
“Ogni progetto che riguardi un’architettura antica dovrebbe sempre trattare anche degli aspetti sull’accessibilità; l’argomento, infatti è di estrema importanza al pari della sicurezza, della solidità strutturale, dei calcoli volumetrici – spiega Lorella Mazzella, progettista e direttore dei lavori – Il lavoro alla Basilica è stato condotto secondo gli stessi principi guida del restauro, ovvero distinguibilità, reversibilità e compatibilità fisico-chimica dei materiali utilizzati per mantenere immutata l’autenticità espressiva del monumento antico”.
Soddisfatto anche il direttore del sito Zuchtriegel che aggiunge: “Una sperimentazione con occhi coperti mi ha convinto che anche per ipo e non vedenti la visita al tempio può essere un’esperienza arricchente e unica. Continueremo ad abbattere barriere di ogni tipo, non da ultimo quelle mentali che a volte ci impediscono di vedere un altro mondo, inclusivo e aperto, che è possibile, se lo vogliamo. Ringrazio tutti coloro che ci hanno sostenuto in questo percorso, in primis le associazioni e le persone con disabilità, ma anche i nostri assistenti che con il percorso “Paestum per tutti” hanno regalato conoscenza e felicità a migliaia di visitatori”.
Pubblicato il 9 Gennaio 2020