«Abbiamo iniziato quasi per scommessa. Ora chiudiamo il servizio con il dispiacere di salutare volti ormai diventati familiari, ma con la soddisfazione per l ottima riuscita». Con la nuova fase, si è concluso anche il progetto «Io resto a casa… al resto pensiamo noi», spesa a domicilio per le persone in difficoltà e fragili. Il progetto ha visto unire le forze di Circolo San Giuseppe, Misericordia, i ragazzi della parrocchia, Caritas, Unitalsi e poi anche i volontari della Casa del Popolo fin dai primi giorni di marzo. «Quando tutti gli eventi che erano per noi la quotidianità sono stati annullati – ricordano dalla Misericordia – ci siamo chiesti come aiutare anziani e persone sole. È bastato uno scambio di messaggi e in un paio di giorni è partito il nostro servizio organizzato con la collaborazione fondamentale di medici, farmacie e i negozianti di Impruneta». Paola al centralino della Confraternita ha raccolto le telefonate dei cittadini: alle oltre 100 spese e 59 domande di farmaci a domicilio, si sono aggiunte 30 richieste arrivate dal Comune. Alle 12 il volontario Fabrizio inviava sul gruppo WhatsApp dei volontari la lista delle spese da recapitare in giornata e gli altri ragazzi si mettevano in moto per arrivare puntuali e in sicurezza dalle famiglie. Una gara di solidarietà che ha visto come protagonisti Greta, Eleonora, Paolo, Nicola, Giulio, Letizia, Matteo, Emanuela, Francesca, Fabrizio, Stefano, Giulia, Giovanni, Francesco, Lorenzo, Elisa, Sara, Bernardo, Gabriele: questi ragazzi hanno sempre mantenuto il sorriso sotto la mascherina, per un servizio che è stato sostenuto anche dai Lions e che ha portato conforto e sostegno a tante famiglie.
Manuela Plastina – La Nazione
Pubblicato il 6 Giugno 2020