Unitalsi Emiliano Romagnola 11 febbraio: “La vita, un dono da amare”

Il Cardinal Zuppi nell’omelia della Giornata nazionale ha sottolineato come trasmettere l’esistenza sia importante e legata alla speranza. Da oggi iniziano le celebrazioni diocesane per il Giorno degli ammalati.

Un cristiano è una persona che “con dolcezza e rispetto difende la vita, amandola, è vicino a tutti, capace di riaccendere la speranza non con parole distanti ma prendendosi cura, amando e difendendo la vita non a parole ma con i fatti. Uno capace, perché pieno dell’amore di Dio, di mostrare la bellezza e la speranza anche nelle situazioni apparentemente senza speranza, dove la vita viene buttata e scartata». Così si è espresso l’Arcivescovo Matteo Zuppi nell’omelia della Messa che ha celebrato sabato scorso nel Santuario della Beata Vergine di San LuCa, in occasione della Giornata nazionale della Vita e a conclusione dell’ormai tradizionale pellegrinaggio per la stessa occasione. Pellegrinaggio e Messa che sono stati molto partecipati.

«La speranza e la difesa della vita vanno insieme – ha proseguito il cardinale -. Quando non si ha speranza non si trasmette vita e la si conserva. La speranza genera sempre legame, umana amicizia, vicinanza. Facciamo nostre le speranza della vita come quelle delle madri che aspettano la fine della guerra, di chi si mette in viaggio affrontando rischi terribili, diventando straniero perché in cerca di un futuro migliore, dei bambini che cercano solo qualcuno che li ami e che li protegga con bontà. Ecco cosa significa difendere la vita. E dare cuore al mondo, perché non c è vita senza cuore. Il Giubileo vuole essere proprio questa speranza».

«La vita chiede vita – ha detto ancora l arcivescovo -. Quando non abbiamo speranza non si trasmette la vita. È il tema di questo anno della 47a Giornata nazionale per la Vita che cerca di aprire gli occhi al mondo, non di chiuderli per illudersi, come ci consentono le tante droghe e dipendenze che la vita la uccidono. Non possiamo vivere senza speranza. Invece si uccide la vita, si riarmano i cuori, ci si conserva e basta. Trasmettiamo la vita. Farlo ci fa capire chi siamo e cosa siamo, perché il nostro valore lo troviamo rendendo preziosa quella del prossimo e dandole valore. E ciò avviene in tanti modi perché la vita si trasmette in molti modi». «Per questo incoraggiamo a non aver timore di mettere al mondo dei figli e anche ad adottarli ha concluso Zuppi –. Offriamo con intelligenza e mitezza, sempre nel rispetto della persona, gli aiuti necessari per difendere la vita, dal suo inizio alla sua fine, prendendocene cura. Restano largamente inapplicate le disposizioni tese a favorire una scelta davvero libera e consapevole da parte della gestante. Aiutiamo la generatività e una genitorialità non limitate alla procreazione ma capaci di esprimersi nel prendersi cura degli altri, e nell’accogliere soprattutto 1 piccoli che vengono rifiutati, gli orfani e i migranti “non accompagnati”. Trasmettere vita negli infiniti modi con cui possiamo regalarla al prossimo, se liberati dalle misure avare della paura. Trasmettiamo vita per non perderla. È un impegno di tutti, in realtà richiesto proprio a tutti. Dio non ci farà mancare la forza. È debole chi non ama. È fortissimo chi spera e ama, ama e spera. Il Giubileo ci porti a “nuovi inizi”, anche a chi come Nicodemo è vecchio, perché nulla è impossibile a Dio e nulla è impossibile a chi crede».

Cominciano oggi, intanto, le celebrazioni per la Giornata mondiale del Malato, con la «Lectio pauperum» dalle 16 alle 17.30 nella parrocchia Maria Ausiliatrice a Bentivoglio (Via Marconi, 15) e dalle l5.30 alle 17 nella parrocchia di Reno Centese (via Chiesa, 89 – Cento). Le successive si terranno martedì 11 ore 18.3020 nella parrocchia della Beata Vergine Immacolata a Bologna (Via Piero della Francesca, 3 ) e alle 20.45 a San Biagio di Casalecchio di Reno (Via della Resistenza, 1/9); con la presenza del cardinale Zuppi. Il calendario delle Messe è: al Policlinico Sant Orsola oggi al Padiglione 23 alle 9 (Cappella Santa Maria degli Angeli), al Padiglione 5 alle 10.30 (Cappella San Francesco), al Padiglione 2 alle 10.30 (Cappella Santi Cosma e Damiano); all Ospedale Bellaria oggi alle 17 Cappella Padiglione G; al Centro Servizi Giacomo Lercaro (via Bertocchi, 12 a Bologna) l 11 febbraio alle 16. Gli appuntamenti diocesani con la Messa presieduta dall Arcivescovo saranno martedì 11 alle 12 nella Cappella dell’Ospedale di Bazzano e domenica 16 alle 15, animata dall’Unitalsi, nella chiesa di San Paolo Maggiore, nell’ambito dell’Ottavario della Madonna di Lourdes.

di Chiara Unguendoli – Avvenire – Bologna sette


Pubblicato il 10 Febbraio 2025