Report Pellegrinaggio Nazionale a Pompei, 28 ottobre 2017

È IL PELLEGRINAGGIOCUORE DELL’ESPERIENZA UNITALSIANA

Sono stati più di 1500, i pellegrini che si sono riuniti sabato mattina nel piazzale Giovanni XXIII nel Santuario Bartolo Longo a Pompei, per la quindicesima edizione del pellegrinaggio nazionale Unitalsi. Il pellegrinaggio è stato guidato dal Presidente Nazionale Antonio Diella e dall’Assistente Nazionale Mons. Luigi Bressan insieme ai Consiglieri Nazionali Rocco Palese e Cosimo Cilli.

"A tutti i pellegrini il più sincero benvenuto nel Santuario della Beata Vergine di Pompei", così l’Arcivescovo e Prelato di Pompei Mons. Tommaso Caputo ha aperto il 15mo pellegrinaggio Nazionale. Mons Caputo ha ricordato come ottobre sia il mese dedicato al Santo Rosario e ha sottolineato gli insegnamenti del Santo Giovanni Paolo II che definiva il Rosario la strada, l’itinerario che ci aiuta a rivivere insieme a Maria le tappe della vita di Gesù.

Rivolgendosi, poi, agli ammalati ha affermato: "E voi, cari ammalati dell’Unitalsi, siete voi con la vostra sofferenza, la testimonianza vivente, gli occhi con cui guardare la gloria di Gesù e per questo dobbiamo ringraziare anche i vostri amici volontari dell’Unitalsi".

"Ho pensato a lungo quale sarebbe stato il miglior saluto a tutti voi, ha detto Fabio Bifulco, vice presidente della Sezione Campana, in rappresentanza di Federica Postiglione, Presidente Sezionale, impossibilitata a partecipare al pellegrinaggio – e mentre ci pensavo, leggendo qualche post sui social in cui c’era scritto: “la mia l’Unitalsi è questa”, ho realizzato che l’Unitalsi non è mia, né sua, né di nessun altro, perché esiste una sola Unitalsi, la stessa che ho visto questa mattina riunita nel Santuario, espressione di gioia dei volontari: gioia di indossare la nostra divisa e gioia di svolgere il proprio servizio".

Prima dell’inizio della Celebrazione Eucaristica il Presidente Nazionale Antonio Diella ha salutato tutti i partecipanti sottolineando l’importanza del momento storico che sta affrontando l’associazione: "L’Unitalsi cammina e cammina insieme. Come Associazione abbiamo il dovere e il diritto di essere felici e per essere felici dobbiamo fare come nella processione di questa mattina: nessuno deve andare da solo e nessuno deve essere lasciato indietro, dobbiamo camminare insieme in amicizia e in fraternità. Ecco perché Pompei è tappa fondamentale per l’Unitalsi e diventa preziosa per dirci che il pellegrinaggio è il cuore di questa esperienza, il pellegrinaggio deve avere la bellezza di camminare insieme a chi soffre ed essere compagni nella fedeltà di questo percorso”.
Dopo il Presidente, l’Assistente Nazionale Mons. Luigi Bressan ha evidenziato come la Celebrazione Eucaristica non sia una parentesi ma un culmine, un vertice che ci prepara a camminare ancora chiedendo al Signore che ci accolga nella sua Misericordia. Mons. Bressan, al termine della Santa Messa, ha portato anche i saluti e la benedizione di Mons. Beniamino Depalma assistente regionale della Sezione Campana e Arcivescovo Emerito e Vescovo della Diocesi di Nola, incontrato a Napoli prima dell’inizio del pellegrinaggio.
Terminata la prima parte della giornata, i soci si sono dati appuntamento nella sala Marianna De Fusco, dove era in programma l’incontro con il Presidente Nazionale Antonio Diella sul futuro dell’associazione.
Nel pomeriggio, all’interno del Santuario; si è svolta un’emozionate Processione Eucaristica guidata dal vice assistente della Sezione Campana don Vincenzo Di Mauro.
Il pellegrinaggio si è concluso la sera con la tradizionale fiaccolata dal piazzale fino all’interno della Basilica, dove alle ore 21 si è tenuto il rito della chiusura del Quadro della Madonna.

Nell’ambito del pellegrinaggio Nazionale a Pompei, presso la sala Marianna De Fusco all’interno del Santuario, si è tenuto, inoltre, l’incontro con il Presidente Nazionale Antonio Diella, sul futuro dell’Associazione. “Per vivere al meglio l’associazione bisogna fare come i bambini, stupirci e stupirci dell’incontro con Gesù Cristo” è stato il primo messaggio di un appuntamento in cui il presidente ha voluto scuotere e incoraggiare i soci campani e dell’intera Unitalsi.

“Bisogna avere più felicità e più convinzione da parte di tutti noi: dei volontari, dei responsabili e di tutti. Solo così potremo trascinare chi è veramente nel dolore”.
“Dobbiamo essere cercatori di gioia – è l’invito che il Presidente fa a quanti oggi vivono nel dubbio e nell’incertezza di appartenere all’Associazione. In questo momento storico dell’Unitasi, così complesso e difficile, chi decide di vivere pienamente l’Associazione è obbligato ad un rinnovamento – ha affermato Diella. “Rinnovamento, che non può che partire dalla bellezza del pellegrinaggio che è l’incontro con Gesù Cristo e viverlo con chi è considerato l’ultimo e triste. “Questo ci farà essere comunione, essere Unitalsi, perché esiste una sola Unitalsi, quella” con” e “per” gli ammalati”. “Bisogna avere il coraggio e la capacità di rinnovarsi – ha concluso il Presidente Nazionale – per capire come nell’Unitalsi le diversità diventano comunione: andiamo a cercare chi è considerato infelice, inutile, noioso, non bello e portiamolo per mano insieme a noi, solo così potremo riscoprire la bellezza di questa associazione. Andiamo a cercare gli invisibili”.
 

Pubblicato il 31 Ottobre 2017