Presentato in Vaticano il nuovo libro di Vittore De Carli “Come seme che germoglia”

A Palazzo Pio, sede della Radio Vaticana, la presentazione del volume edito dalla Libreria Editrice Vaticana. “Come seme che germoglia. Sacerdoti nella malattia”.  L’autore è Vittore De Carli, a scrivere la prefazione il cardinale Angelo Comastri. Dodici le storie raccontate da cui emerge la fatica dei protagonisti di fronte al manifestarsi della malattia, ma anche le opportunità che essa rappresenta. Sono intervenuti, in Sala Marconi, fra Giulio Cesareo, responsabile editoriale della LEV; monsignor Paolo Ricciardi, Vescovo Ausiliare di Roma e delegato per la Pastorale Sanitaria; Antonio Diella, presidente nazionale Unitalsi.  Come vivere il proprio sacerdozio quando non si è più giovani e nel pieno delle forze, oppure quando la malattia o l’handicap frenano il fisico, riducono l’autonomia personale, richiedono l’assistenza degli altri? E come una comunità può vivere la presenza e il rapporto con un sacerdote fragile o ammalato?
Dodici le storie raccontate in questo volume di altrettanti sacerdoti che, in età giovanile o matura, hanno dovuto fare i conti con gravi problemi di salute o con la disabilità.

Il Presidente Nazionale Unitalsi Antonio Diella al termine degli interventi ha consegnato a Sua Eccellenza Monsignor Paolo Ricciardi la stola realizzata dalle volontarie dell’Unitalsi in occasione della giornata regionale dei sacerdoti anziani e ammalati, come gesto di riconoscenza per le attività dell’Unitalsi.
Il testospiega De Carliracconta nella singolarità delle figure e delle vicende, come il prete ammalato o disabile è anzitutto un dono anzi una sfida non solo per la società iper-efficientista di oggi, ma ancor più per la comunità cristiana, chiamata a non emarginarlo bensì a riconoscerlo come motivazione, rinnovando la propria capacità di accogliere e integrare.

Questo libro nasce soprattutto dalla mia esperienza unitalsiana e in particolare nell’organizzare con la sezione lombarda l’annuale pellegrinaggio al Santuario di Caravaggio, l’appuntamento dedicato ai sacerdoti anziani e disabili a cui ha partecipato l’Arcivescovo di Milano Mons. Delpini, Sono tanti, alcuni di loro si sorreggono ancora sulle proprie gambe, altri si aiutano con il bastone, non pochi sono quelli sulla sedia a rotelle loro sono la saggezza infaticabile forza spirituale per i giovani religiosi ma per tutti noi”.

Il libro vuole evidenziare l’importanza della figura del sacerdote, soprattutto nella società contemporanea, che deve lottare contro l’indifferenza per aprire strade a Gesù nel cuore della gente. E, in questa difficile opera di rievangelizzazione, i sacerdoti ammalati sono un sostegno, una forza, un vero carburante che tiene acceso lo zelo degli apostoli di oggi, scrive nella prefazione il Cardinale Comastri, prima di additare l’esempio luminoso di Giovanni Paolo II.

I proventi del libro saranno interamente destinati alla realizzazione di un polo di accoglienza per i genitori costretti a lasciare le loro case per il ricovero dei loro bambini nelle grandi strutture ospedaliere milanesi prendendo spunto dal “Progetto dei Piccoli” di Unitalsi, già in atto in alcune città nazionali. La casa di accoglienza, intitolata a Fabrizio Frizzi, sarà un edificio di tre piani, tutto da ristrutturare, per 250 metri quadrati complessivi e si troverà accanto al Santuario della Madonna delle Grazie all’Ortica. Il progetto trova casa nella periferia est di Milano, una struttura d’accoglienza per i genitori di bambini ricoverati in ospedale lontano dai propri luoghi di residenza.

Pubblicato il 6 Dicembre 2019