Preghiera, speranza e fiducia. A Tindari in mille tra volontari, ammalati e disabili

Un pellegrinaggio da circa mille persone tra soci dell’Associazione, ammalati, disabili, sorelle, barellieri e molti fedeli, quello compiuto dalla Sezione Sicilia Orientale, che, con circa 17 pullman, pulmini e auto, si sino ritrovati il 25 aprile, giorno in cui si è celebrata la festa liturgica di San Marco Evangelista, nel bellissimo luogo di culto.

Favorita dalla bella giornata primaverile, l’esperienza è stata vissuta all’insegna della gioia condivisa con chi soffre, toccante per lo stimolo e la preghiera, la speranza e la fiducia, legati al culto della Madonna Nera e per inaugurare ‘il cammino dei pellegrinaggi sezionali per l’anno 2023’ dell’Associazione, che svolge l’importante servizio di carità.

Emozionante è stato il rito d’ingresso durante il quale, accompagnati dal canto iniziale, SE Mons. Guglielmo Giombanco, vescovo della Diocesi di Patti, che ha officiato l’eucaristia, con i ministranti, preceduti dal corteo dei portatori degli stendardi dell’UNITALSI sezionali, hanno percorso la navata centrale, sotto lo sguardo di tantissima gente, per raggiungere l’altare.

Altro momento è stato, nella Liturgia della Parola, l’edificante omelia del vescovo, prima esternando il suo “grazie affettuoso a quanti provati dalla sofferenza”, esortandoli a vivere con fede le sconfitte di vita e, poi, quando ha spiegato gli atteggiamenti della costanza, della fiducia, dell’umiltà che rende liberi, che l’apostolo Pietro ha consegnato all’umanità, attraverso le letture bibliche. Ancora, ai “veri amici nascosti”, i sofferenti, che paragona alle radici che vivono nascoste sotto terra, ma che danno la linfa alla pianta e la fanno vivere, l’invito ad affidarsi alla Vergine Maria e a Gesù Crocifisso, nella preoccupazione, nel dolore e nella sofferenza per essere sostenuti nel cammino.

Dopo la conclusione della santa messa, il presidente della Sezione Sicilia Orientale, Gabriele Burgio, con “il popolo silenzioso e in preghiera” e assicurandogli la vicinanza, ha ringraziato SE Mons Giombanco, al quale ha donato una stola come segno di comunione; il vice rettore del Santuario, don Alberto Iraci, il Comune di Patti, il servizio ambulanze, le Speranzine e tutti i partecipanti, la presidente della sottosezione di Patti, Anna Maria Maiorana.

Dunque, il pranzo a sacco nei locali messi a disposizione dal Santuario, seguita ancora dall’affettuosa attenzione del vescovo, nel visitare tutti i pellegrini delle postazioni e alle ore 15.30 l’adorazione eucaristica, officiata da don Giuseppe Agnello.

Infine, i saluti del presidente nazionale dell’UNITALSI e della presidente della sottosezione di Patti, la consegna di ‘segni’ ai presidenti delle sottosezioni (Acireale, Bronte, Catania, Caltagirone, Enna, Gela, Lentini, Mascalucia, Messina, Misterbianco, Nicolosi, Noto, Paternò, Patti, Piazza Armerina, Ragusa, Siracusa, Trecastagni) e, quindi, il rientro nelle proprie abitazioni, felici per essere andato tutto bene in una manifestazione così grande.

di Santina Folisi – Filodirettonews.it 

Pubblicato il 3 Maggio 2023