Prosegue la nostra stagione dei pellegrinaggi 2019 e ci avviamo a vivere, insieme ad alcuni grandi pellegrinaggi sezionali di settembre e di ottobre, i pellegrinaggi nazionali a Lourdes di fine settembre.
Anche quest’anno, come nei precedenti, l’esperienza ci sta confermando che il pellegrinaggio unitalsiano è uno straordinario cammino di servizio e di preghiera; quest’anno in particolare vi è stata e vi sarà ancora una importante e “in crescita” presenza di giovani che hanno trovato nel pellegrinaggio unitalsiano una esperienza di servizio e di annuncio di fede vissuta con sobrietà ma con la libertà di sperimentare anche forme nuove di preghiera, di confronto, di amicizia e di servizio.
Sarà così anche nella proposta dei pellegrinaggi nazionali di quest’anno, dove la ricchezza e la bellezza delle proposte celebrative, di preghiera e di servizio sono finalizzate a far vivere a tutti un momento di serenità e di comunione, perché si possa ascoltare nel cuore la parola che il Signore vuol rivolgere a ciascuno di noi e seguire la testimonianza di felicità di Bernadette.
Perché la responsabilità che tutti abbiamo è proprio quella della comunione e della bellezza dell’incontro con Gesù, grazie a Sua Madre.
L’Unitalsi non può vivere di bella nostalgia per tempi lontani o di impossibili futuri fatti solo di parole; l’Unitalsi non vive di social o di proclami; l’Unitalsi vive di pellegrinaggi con i malati sperimentati nel servizio personale, di impegno di carità ordinaria e quotidiana vissuto nelle sottosezioni, di testimonianza personale credibile di fede e di appartenenza.
Anche per questo al Presidente Nazionale e ai componenti il Consiglio Direttivo si è chiesto sin dall’inizio di vivere non solo il pellegrinaggio nazionale ma anche e necessariamente i pellegrinaggi delle sezioni e sottosezioni di rispettiva appartenenza, ovviamente versando le relative quote di partecipazione, perché l’Unitalsi ha bisogno di responsabili che siano testimoni credibili del loro impegno di fede e di servizio con chi soffre nelle sottosezioni e nelle sezioni dove vivono.
Il pellegrinaggio nazionale di quest’anno sarà proprio questa rinnovata riscoperta che la nostra credibilità come associazione e come soci volontari, ammalati e pellegrini è la verità della fede vissuta da ciascuno che si esprime nella quotidianità dell’impegno per il servizio, la comunione e la misericordia.
Stiamo preparando i pellegrinaggi nazionali di quest’anno e intanto lavoriamo per alcune nuove esperienze per l’anno 2020: come avevamo deciso insieme con i presidenti di sezione, per l’anno prossimo –al termine quindi di questo quinquennio- è stato programmato un unico pellegrinaggio nazionale a Lourdes e abbiamo quindi cominciato a lavorare per cercare di risolvere le difficoltà tecniche che sono sorte in questi ultimi anni per i treni, per gli aerei e per l’accoglienza alberghiera del Nazionale (come ben sa chi ha vissuto in questi ultimi anni il cammino della associazione); stiamo già lavorando anche per il pellegrinaggio nazionale dei giovani ad Assisi (dopo la straordinaria esperienza di quest’anno dei giovani a Loreto), per il pellegrinaggio nazionale dei bambini e dei genitori in Terra Santa, per il pellegrinaggio nazionale in Polonia, per ulteriormente favorire la presenza dei giovani, dei volontari e dei malati nei pellegrinaggi a Lourdes, per crescere ancora nei pellegrinaggi in Terra Santa, per continuare i nostri progetti di carità e socialità per i bambini in difficoltà e le loro famiglie, per gli ammalati e per far partire un nuovo impegno della associazione per sostenere gli anziani soli e in difficoltà.
Ma soprattutto ci stiamo preparando a vivere in pienezza la vita della Chiesa in Italia e a continuare a vivere la missione di annunciare Gesù Cristo, perchè è Lui, la Sua presenza, la Sua vicinanza quello che abbiamo di più a cuore.
Forza, coraggio e bellezza della comunione
Il consiglio direttivo nazionale
Pubblicato il 28 Agosto 2019