Nel pomeriggio di venerdì pellegrini, ammalati e volontari di ogni sezione hanno effettuato il percorso sacramentale che li ha condotti alla riscoperta dei sacramenti alla luce della vita e dell’esperienza della pastorella di Lourdes. Un percorso che si snoda in nove tappe concludendosi sotto la Grotta dove l’atteggiamento di Bernadette verso i sacramenti diventa per noi impegno di vita. Nella serata di venerdì l’Associazione si è raccontata in “Gocce di speranza”, una sorta di telegiornale in cui si è parlato di noi, dei nostri problemi e dei modi in cui l’Unitalsi sul territorio ha corrisposto al bisogno di amore che costantemente percepiamo. Filippo Olivieri, presentatore della serata, aperta da dodici ragazzi del Servizio sociale che hanno presentato il loro musical, ha accompagnato Antonio Diella nel racconto dell’Unitalsi – che cosa è, che cosa fa – e nell’illustrazione del carisma dell’Associazione. Infine, alla Grotta, prima della celebrazione della messa in italiano, l’affidamento alla Vergine: ciascuna sezione ha recitato una preghiera portando sotto lo sguardo di Maria, in presenza del reliquiario delle Lacrime di Siracusa, le difficoltà e i problemi riscontrati nel proprio territorio. Poi insieme si è pregato per l’Italia intera invocando protezione e conforto dalla Madonna.
Sabato 23 settembre una tappa rilevante del Pellegrinaggio è stata costituita dalla messa celebrata da monsignor Pappalardo durante la quale sono stati festeggiati gli anniversari di matrimonio e di ordinazione sacerdotale. Il vescovo di Siracusa ha consegnato al presidente dell’Unitalsi una riproduzione del quadro della lacrimazione e a monsignor Bressan un’immagine che raffigura la Madonna con san Giovanni Paolo II che nel 1994 a Siracusa aveva consacrato il santuario della Madonna delle Lacrime. Prima della benedizione finale sono stati ricordati coloro che non sono più tra noi e in particolare tre persone da poco scomparse dopo una lunga appartenenza all’Unitalsi: Peppino Tripisciano, che fu presidente della sezione Sicilia Occidentale e del Collegio dei probiviri dell’Associazione, Marco Clementi, che era stato impiegato della Presidenza nazionale, e la mamma, Rosa, di Salvatore Pagliuca, già presidente nazionale.
Emozionante in serata la processione “aux flambeaux” nel corso della quale intervallate alla recita dell’Ave Maria sono state proposte testimonianze di vita unitalsiana, storie di grande sofferenza, ma anche di straordinaria speranza.
Pubblicato il 24 Settembre 2017