L’Unitalsi intera si raccoglie in preghiera per Papa Benedetto XVI e lo ricorda con le parole che rivolse ai nostri volontari in occasione del suo incontro con i volontari della Protezione Civile: «Grazie di ciò che avete fatto e soprattutto dell’Amore con cui l’avete fatto. Grazie dell’esempio che avete dato».
Forti di questo ringraziamento continueremo la nostra missione di accoglienza e vicinanza al prossimo.
Dal racconto di uno dei nostri partecipanti:
“Sabato 6 marzo 2010, Aula Paolo VI in Vaticano. Il Papa incontra i volontari della Protezione Civile che hanno prestato servizio all’Aquila a undici mesi esatti dal sisma che il 6 aprile scorso colpì l’Abruzzo. Una distesa di giacche a vento, giubbini, divise e tute colorate riunite a rappresentare le diverse anime di una realtà che ad oggi annovera tra le proprie fila circa 1.300.000 membri, suddivisi in oltre 3.000 organizzazioni.
Sabato, in udienza dal Santo Padre, c’erano circa 7.000 volontari e tra di essi anche 150 unitalsiani a simboleggiare tutti coloro che, tra le file della nostra Associazione, si sono resi disponibili per prestare soccorso ai terremotati tra le tende di Paganica e de L’Aquila. Una grande folla per rappresentare i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa, le Forze Armate, le Forze dell’Ordine, il Corpo Forestale dello Stato, le strutture del Servizio Sanitario Nazionale, il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino, la comunità scientifica e tutte le altre componenti del sistema nazionale di Protezione Civile tra cui anche l’Unitalsi è presente ed attiva, ormai da qualche anno.
Forte è stato l’impatto al nostro ingresso in Piazza San Pietro sabato mattina presto: una spianata di colori fluorescenti ad attendere e accogliere noi unitalsiani provenienti da tutte le regioni d’Italia.
La celebrazione è cominciata alle 10 del mattino, dopo che tutti noi siamo stati fatti accomodare nel- l’Aula Paolo VI e dove Paola Saluzzi, visibilmente emozionata, ha saputo ripercorrere, con l’aiuto di filmati e testimonianze, le tappe delle emergenze e degli interventi che hanno caratterizzato la vita del- la Protezione Civile dal 2000 ad oggi.
In questo clima di raccoglimento abbiamo accolto l’arrivo del Papa che ha raggiunto il palco della sala passando in mezzo a due ali di volontari gioiosi e desiderosi di ricambiare l’affetto visibile sul volto del Santo Padre.
Benedetto XVI ci ha rivolto queste commosse parole: «Grazie di ciò che avete fatto e soprattutto dell’Amore con cui l’avete fatto. Grazie dell’esempio che avete dato».
Il Papa ha definito la Protezione Civile come espressione della lunga tradizione di solidarietà che affonda le radici nell’altruismo e nella generosità del popolo italiano raggiungendo una forte connotazione di identità nazionale come organizzazione attenta ai bisogni primari della persona e del bene comune. Questa identità, secondo il Santo Padre, ha due coordinate che esprimono il nostro lavoro: “protezione” e “civile” intese come impegno a proteggere le persone in casi di emergenza e a contribuire alla realizzazione del bene comune”.
Pubblicato il 31 Dicembre 2022
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