L’omelia di Pasqua e il messaggio URBI ET ORBI di Papa Francesco

MESSAGGIO "URBI ET ORBI"
Piazza San Pietro, Domenica 16 aprile 2017, Pasqua di Risurrezione

Cari fratelli e sorelle, buona Pasqua!
Oggi, in tutto il mondo, la Chiesa rinnova l’annuncio pieno di meraviglia dei primi discepoli: “Gesù è risorto!” – “E’ veramente risorto, come aveva predetto!”. L’antica festa di Pasqua, memoriale della liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù, raggiunge qui il suo compimento: con la sua risurrezione Gesù Cristo ci ha liberati dalla schiavitù del peccato e della morte e ci ha aperto il passaggio alla vita eterna. Tutti noi, quando ci lasciamo dominare dal peccato, perdiamo la strada buona e andiamo errando come pecore smarrite. Ma Dio stesso, il nostro Pastore, è venuto a cercarci, e per salvare noi si è abbassato fino all’umiliazione della croce. E oggi possiamo proclamare: «E’ risorto il buon Pastore che per il suo gregge è andato incontro alla morte, alleluia!». Attraverso i tempi, il Pastore Risorto non si stanca di cercare noi, suoi fratelli smarriti nei deserti del mondo. E con i segni della Passione – le ferite del suo amore misericordioso – ci attira sulla sua via, la via della vita. Anche oggi Egli prende sulle sue spalle tanti nostri fratelli e sorelle oppressi dal male nelle sue diverse forme. Il Pastore Risorto va a cercare chi è smarrito nei labirinti della solitudine e dell’emarginazione; va loro incontro mediante fratelli e sorelle che sanno avvicinarsi con rispetto e tenerezza e far sentire a quelle persone la sua voce, una voce mai dimenticata, che le richiama all’amicizia con Dio. Si fa carico di quanti sono vittime di antiche e nuove schiavitù: lavori disumani, traffici illeciti, sfruttamento e discriminazione, gravi dipendenze. Si fa carico dei bambini e degli adolescenti che vengono privati della loro spensieratezza per essere sfruttati; e di chi ha il cuore ferito per le violenze che subisce entro le mura della propria casa. Il Pastore Risorto si fa compagno di strada di quanti sono costretti a lasciare la propria terra a causa di conflitti armati, di attacchi terroristici, di carestie, di regimi oppressivi. A questi migranti forzati Egli fa incontrare dei fratelli sotto ogni cielo, per condividere il pane e la speranza nel comune cammino. Nelle complesse e talvolta drammatiche vicende dei popoli, il Signore Risorto guidi i passi di chi cerca la giustizia e la pace; e doni ai responsabili delle Nazioni il coraggio di evitare il dilagare dei conflitti e di fermare il traffico delle armi. In questi tempi, in modo particolare sostenga gli sforzi di quanti si adoperano attivamente per portare sollievo e conforto alla popolazione civile in Siria, l’amata e martoriata Siria, vittima di una guerra che non cessa di seminare orrore e morte. È di ieri l’ultimo ignobile attacco ai profughi in fuga che ha provocato numerosi morti e feriti. Doni pace a tutto il Medio Oriente, a partire dalla Terra Santa, come pure in Iraq e nello Yemen. Non manchi la vicinanza del Buon Pastore alle popolazioni del Sud Sudan, del Sudan, della Somalia e della Repubblica Democratica del Congo, che patiscono il perpetuarsi di conflitti, aggravati dalla gravissima carestia che sta colpendo alcune regioni dell’Africa. Gesù risorto sostenga gli sforzi di quanti, specialmente in America Latina, si impegnano a garantire il bene comune delle società, talvolta segnate da tensioni politiche e sociali che in alcuni casi sono sfociate in violenza. Si possano costruire ponti di dialogo, perseverando nella lotta contro la piaga della corruzione e nella ricerca di valide soluzioni pacifiche alle controversie, per il progresso e il consolidamento delle istituzioni democratiche, nel pieno rispetto dello stato di diritto. Il Buon Pastore aiuti l’Ucraina, ancora afflitta da un sanguinoso conflitto, a ritrovare concordia e accompagni le iniziative volte ad alleviare i drammi di quanti ne soffrono le conseguenze. Il Signore risorto, che non cessa di colmare il continente europeo della sua benedizione, doni speranza a quanti attraversano momenti di crisi e difficoltà, specialmente a causa della grande mancanza di lavoro soprattutto per i giovani. Cari fratelli e sorelle, quest’anno come cristiani di ogni confessione celebriamo insieme la Pasqua. Risuona così ad una sola voce in ogni parte della terra l’annuncio più bello: «Il Signore è veramente risorto, come aveva predetto!». Egli, che ha vinto le tenebre del peccato e della morte, doni pace ai nostri giorni.
Buona Pasqua!

SANTA MESSA DEL GIORNO
OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Piazza San Pietro
Domenica di Pasqua, 16 aprile 2017

 Oggi la Chiesa ripete, canta, grida: “Gesù è risorto!”. Ma come mai? Pietro, Giovanni, le donne sono andate al Sepolcro ed era vuoto, Lui non c’era. Sono andati col cuore chiuso dalla tristezza, la tristezza di una sconfitta: il Maestro, il loro  Maestro, quello che amavano tanto è stato giustiziato, è morto. E dalla morte non si torna. Questa è la sconfitta, questa è la strada della sconfitta, la strada verso il sepolcro. Ma l’Angelo dice loro: “Non è qui, è risorto”. E’ il primo annuncio: “E’ risorto”. E poi la confusione, il cuore chiuso, le apparizioni. Ma i discepoli restano chiusi tutta la giornata nel Cenacolo, perché avevano paura che accadesse a loro lo stesso che accadde a Gesù. E la Chiesa non cessa di dire alle nostre sconfitte, ai nostri cuori chiusi e timorosi: “Fermati, il Signore è risorto”. Ma se il Signore è risorto, come mai succedono queste cose? Come mai succedono tante disgrazie, malattie, traffico di persone, tratte di persone, guerre, distruzioni, mutilazioni, vendette, odio? Ma dov’è il Signore? Ieri ho telefonato a un ragazzo con una malattia grave, un ragazzo colto, un ingegnere e parlando, per dare un segno di fede, gli ho detto: “Non ci sono spiegazioni per quello che succede a te. Guarda Gesù in Croce, Dio ha fatto questo col suo Figlio, e non c’è un’altra spiegazione”. E lui mi ha risposto: “Sì, ma ha domandato al Figlio e il Figlio ha detto di sì. A me non è stato chiesto se volevo questo”. Questo ci commuove, a nessuno di noi viene chiesto: “Ma sei contento con quello che accade nel mondo? Sei disposto a portare avanti questa croce?”. E la croce va avanti, e la fede in Gesù viene giù. Oggi la Chiesa continua  a dire: “Fermati, Gesù è risorto”. E questa non è una fantasia, la Risurrezione di Cristo non è una festa con tanti fiori. Questo è bello, ma non è questo è di più; è il mistero della pietra scartata che finisce per essere il fondamento della nostra esistenza. Cristo è risorto, questo significa. In questa cultura dello scarto dove quello che non serve prende la strada dell’usa e getta, dove quello che non serve viene scartato, quella pietra – Gesù – è scartata ed è fonte di vita. E anche noi, sassolini per terra, in questa terra di dolore, di tragedie, con la fede nel Cristo Risorto abbiamo un senso, in mezzo a tante calamità. Il senso di guardare oltre, il senso di dire: “Guarda non c’è un muro; c’è un orizzonte, c’è la vita, c’è la gioia, c’è la croce con questa ambivalenza. Guarda avanti, non chiuderti. Tu sassolino, hai un senso nella vita perché sei un sassolino presso quel sasso, quella pietra che la malvagità del peccato ha scartato”. Cosa ci dice la Chiesa oggi davanti a tante tragedie? Questo, semplicemente. La pietra scartata non risulta veramente scartata. I sassolini che credono e si attaccano a quella pietra non sono scartati, hanno un senso e con questo sentimento la Chiesa ripete dal profondo del cuore: “Cristo è risorto”. Pensiamo un po’, ognuno di noi pensi, ai problemi quotidiani, alle malattie che abbiamo vissuto o che qualcuno dei nostri parenti ha; pensiamo alle guerre, alle tragedie umane e, semplicemente, con voce umile, senza fiori, soli, davanti a Dio, davanti a noi diciamo “Non so come va questo, ma sono sicuro che Cristo è risorto e io ho scommesso su questo”. Fratelli e sorelle, questo è quello che ho voluto dirvi. Tornate a casa oggi, ripetendo nel vostro cuore: “Cristo è risorto”.

Questo il link del video della celebrazione integrale presieduta da Papa Francesco in occasione della Pasqua di Risurrezione 2017 (proprietà del video CTV)

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Pubblicato il 17 Aprile 2017