Dopo la sospensione per l’emergenza pandemica riprende il servizio in Terra Santa
L’Associazione ha predisposto il calendario per le prossime partenze:
14 – 22 ottobre
18 – 26 novembre
23 dicembre – 2 gennaio
“Ben arrivati e ben tornati a casa”. È stato questo il saluto che le suore, ferme sull’uscio della Hogar, hanno rivolto al gruppetto dei nostri volontari giunti a Betlemme, subito dopo ferragosto, per riprendere il progetto di carità, interrotto per più di due anni a causa della pandemia. “Sono stati due anni particolarmente difficili – dice la Madre Superiora suor Ronces – ma la Provvidenza non ci ha mai abbandonato!”
Appena entrati nella casa, ci si rende conto che la famiglia è cresciuta e oggi i “bambino Gesù” accolti, con gli ultimi arrivi di alcuni giorni fa di Adel di 6 anni, di Dima di 13 anni e di Layal di poco più di un anno, sono 38, sempre accuditi con tanta amorevolezza dalle quattro suore presenti e dai volontari che, pian piano, cominciano a tornare. Si pensa già al momento in cui i maschietti saranno accolti nella nuova casa del Perpetuo Soccorso ubicata a Beit Sahour, i cui lavori sono stati già ultimati e si è in attesa delle ultime autorizzazioni.
I pochi giorni di presenza si susseguono come sempre, ma anche in modo sempre nuovo e mai scontato o abituale: preghiera, servizio, condivisione… I bambini riconoscono i volti dei volontari, vanno loro incontro, giocano, sorridono… “Sentirmi chiamare da Gesù Bambino – dice Pino – mi ha riempito il cuore di gioia! Gesù non si dimentica mai di noi e noi non possiamo dimenticarci di Lui!”
Qualche lavoretto, una passeggiata per gustare un gelato insieme ai bambini, un’agape condivisa con le suore, i sacerdoti e gli altri volontari presenti con l’immancabile piatto di pasta italiana. “Preparare il pasto per questa mia famiglia – dice Rosa – è sempre un piacere!”. L’agape è anche il momento di scambiare due parole, di ricordare qualche aneddoto del passato «Ti ricordi… Ti ricordi… ti ricordi …”. Nando è un fiume inarrestabile, ma quello che racconta è l’amore dell’Associazione per la famiglia della Hogar. Un amore ricambiato, che si eleva a preghiera nella recita del rosario quotidiano con i bambini, durante il quale non manca mai l’intenzione di preghiera per la nostra Associazione. Quando al momento della ripartenza giunge il momento di salutarsi, non mancano le lacrime… «In questi anni, ci siete mancati – dice suor Alegre – non solo per i piccoli lavori necessari che fate alla casa (ce ne sono tanti!), ma soprattutto per la vostra fraternità!». L’ultimo saluto di suor Gesù è un caloroso invito «Tornate! Tornate presto!”.”L’Associazione sente suo questo progetto – dice Giovanni con un’emozione palpabile – e se Dio vuole i nostri volontari torneranno!”. A ciascuno di noi, la risposta all’invito con un rinnovato «Eccomi!»
Pubblicato il 20 Settembre 2022