Da Pompei riparte il cammino dell’Unitalsi grazie all’amore di chi vive la sofferenza

Dopo un mese dalla conclusione del pellegrinaggio nazionale a Lourdes, l’Unitalsi questa mattina si è data appuntamento al Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei per celebrare la ventesima edizione del pellegrinaggio nazionale.

 

Le sezioni e le sottosezioni unitalsiane limitrofe sono state accolte con il consueto calore e umanità da parte di tutto il Santuario, gli stessi che da vent’anni hanno accompagnato ammalati e volontari nella preghiera e nella venerazione della Madre della Chiesa, ai piedi del Quadro della Madonna di Pompei.

Dopo l’ingresso nel Santuario e la recita del Santo Rosario, l’Arcivescovo e Prelato di Pompei, Mons. Tommaso Caputo, ha voluto ringraziare tutta l’Unitalsi, dai religiosi agli ammalati fino ai barellieri e alle sorelle per essere sempre numerosi nel partecipare alla celebrazione. “Oggi per Pompei, per tutti noi è un giorno di festa – ha detto Mons. Caputola vostra testimonianza di fede, di carità e speranza è enorme e preziosa. Quest’anno tra i temi del pellegrinaggio c’è anche quello della pace, e come possiamo dare il nostro contributo per contrastare queste scellerate guerre, attraverso tre strumenti dello spirito, la preghiera, il digiuno e la carità. E tutti questi vengono sottolineati proprio dalla vostra presenza qui oggi e dalla vostra opera ultracentenaria”.

 

 

 

 

 

 

Dopo i saluti di Mons. Caputo, si è svolta la celebrazione eucaristica presieduta per la prima volta dall’assistente nazionale Unitalsi, Mons. Rocco Pennacchio Arcivescovo di Fermo. “Ho provato una grande commozione per i ricordi personali, familiari che ho vissuto qui a Pompei – ha ricordato Mons. Pennacchioho trovato una grande familiarità con la Madonna del Rosario che dice come tra noi e la devozione mariana ci sia una affinità umana. Questo significa che tale familiarità ci deve portare a riscoprire più passione ancora nell’Unitalsi, in modo da favorire, incentivare e perché no “allungare” questo pellegrinaggio”. Durante l’omelia Mons. Pennacchio si è soffermato in particolare sul rapporto tra l’Unitalsi e chi vive la sofferenza della malattia.“Abbiamo bisogno delle persone ammalate, loro ci aiutano a non essere autoreferenziali ma a vedere come l’incarnazione del Signore avvenga in maniera evidente proprio dove c’è la fragilità”. 

Terminata la funzione eucaristica il Presidente Nazionale, Rocco Palese e il Presidente della Sezione Campana, Federica Postiglione hanno portato il loro saluto, che riportiamo in video, a tutti i presenti e a tutta l’Associazione.

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 26 Ottobre 2024