CHI SI OCCUPERA’ DI QUESTO BAMBINO?

“Si ha come l’impressione che ogni anno davanti alla grotta del Signore bambino aumentino i pastori, i semplici, i poveri, i sofferenti e diminuiscano “i buoni per definizione”, gli intellettuali che pretendono di sapere tutto, i tanti tranquilli padri e madri di famiglia che non hanno voglia di essere seccati dalle continue richieste dei bisognosi che non sanno come andare avanti, i tanti credenti che si ricordano di esserlo solo a Natale, a Pasqua, i potenti che pretendono benedizioni ma si irritano se gli ricordi che il vero potere è il servizio.

Chi si occuperà davvero di questo Dio Bambino che arriva?

Chi si occuperà della Sua solitudine, che è la solitudine di tanti nostri anziani? Chi si occuperà del Suo pianto, che è il pianto di tanti piccoli che vivono in famiglie in stato di bisogno? Chi si occuperà del Suo avere freddo, che è lo stesso freddo che vivono tanti nostri fratelli che dormono avvolti nei cartoni negli angoli nascosti delle nostre città?

Ci saremo noi, Signore. Noi, proprio noi.

Così antipatici a volte, così preoccupati delle nostre devozioni al punto da diventarne schiavi, così incapaci di gareggiare nella tenerezza piuttosto che nel pettegolezzo. Eppure ci saremo noi, proprio noi, perché quello che abbiamo imparato è che senza di Te, Signore, tutto diventa inutile, persino la nostra mancanza di coraggio. È il regalo che vogliamo farci quest’anno.

Troveremo insieme la forza di trasformare il nostro essere fratelli tra noi nella bellezza dell’essere fratelli di tutti, soprattutto di chi non ha fratelli.

Porteremo con gioia sulle nostre spalle il peso della povertà e del dolore dei tuoi figli prediletti, per poterci sentire anche noi accarezzati dalle Tue mani di bambino.

Riscopriremo la gioia di emozionarci per la bellezza e per la vita. Perché Tu sei la bellezza e la vita.

Perché non ci tocchi, quando Ti incontreremo faccia a faccia, di doverti domandare “quando mai Signore ti abbiamo visto affamato, assetato, straniero, nudo, malato o in carcere?” e potremo invece sorridere riconoscendo il Tuo volto che avremo già baciato di carità nei tanti poveri del mondo.


Antonio DIELLA
Presidente Nazionale Unitalsi


Pubblicato il 24 Dicembre 2017