A Loreto l’anno giubilare

Dal prossimo 8 dicembre si celebrerà il Giubileo concesso da Papa Francesco che si concluderà il 10 dicembre 2020

L’arcivescovo delegato pontificio che mostra ai fedeli riuniti nella piazza davanti alla Basilica della Santa Casa, la bolla di indizione dell’Anno giubilare lauretano. È l’immagine simbolo della città marchigiana che custodisce la casa di Maria. Al termine della Messa presieduta nella Basilica, il reggente della Penitenzieria Apostolica, monsignor Krzysztof Nykiel l’aveva ufficialmente consegnata nelle mani dell’arcivescovo di Loreto Fabio Dal Cin. Dunque, dal prossimo 8 dicembre si celebrerà il Giubileo lauretano “Maria Regina et Janua Coeli”, concesso da Papa Francesco e che si concluderà il 10 dicembre 2020. Nelle foto sul sagrato l’arcivescovo delegato pontificio Dal Cin ha letto il decreto davanti a pellegrini, autorità, cittadinanza loretana e comunità religiosa. E così, anche in occasione dei cento anni dalla proclamazione della Madonna di Loreto patrona degli Aeronauti, il Papa concede “il dono dell’indulgenza plenaria in forma di Giubileo.

Gli stessi ingenti benefici spirituali”, oltre che presso la Basilica di Loreto – dove l’8 dicembre verrà aperta la Porta Santa -, “potranno ottenersi nelle cappelle degli aeroporti civili e militari, nonché nelle cappelle dei reparti dell’Aeronautica Militare” . Un’estensione, quest’ultima, prevista nel decreto, poiché fin dalla sua nascita, nel 1923, l’Aeronautica Militare si è affidata alla protezione della Madonna di Loreto.  Con l’occasione l’arcivescovo Dal Cin ha ricordato l’ulteriore grande dono ricevuto il 31 ottobre da papa Francesco, il quale ha disposto l’iscrizione della memoria facoltativa della Beata Vergine Maria di Loreto nel Calendario romano generale di tutta la Chiesa: “Perciò – ha ricordato – non solo nelle Marche, ma in ogni parte del mondo, si potrà celebrare il 10 dicembre di ogni anno la memoria della Beata Vergine Maria di Loreto”.  Il delegato pontificio di Loreto ha annunciato l’iniziativa “Pietre Vive”, che “desidera essere un coro universale di preghiera, che di giorno e di notte, si innalza al Signore e che vuol raggiungere tutti: famiglie, giovani, ammalati, pellegrini…in ogni parte della terra. Coloro che vogliono connettersi formeranno una rete di preghiera legata alla Santa Casa, che sia in continuità con quella della Sacra Famiglia”.

 


Pubblicato il 13 Novembre 2019