A Bari l’incontro di riflessione CEI: “Mediterraneo frontiera di pace”

Dal 19 al 23 febbraio, cinque giornate di dialogo. Cinquantotto fra cardinali, patriarchi e vescovi arriveranno in Puglia. Venti i Paesi rappresentati. Domenica la visita di Papa Francesco alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella e del Premier, Giuseppe Conte. Nuovi canali social CEI.

Tre i continenti che idealmente si abbracceranno: Europa, Asia e Africa. Ecco, in numeri, l’Incontro “Mediterraneo, frontiera di pace”, il grande forum ecclesiale voluto dalla Cei che per la prima volta riunisce i vescovi degli Stati affacciati sul grande mare e che sarà concluso da Papa Francesco. Le cifre non dicono tutto, ma raccontano la scommessa di un’iniziativa che si terrà dal 19 al 23 febbraio e che avrà come cornice Bari, la città “ponte” fra Oriente e Occidente come testimonia «la venerazione senza confini del suo patrono san Nicola o la scelta del Pontefice di tenere nel luglio 2018 all’ombra del Castello Svevo l’incontro per la pace in Medio Oriente con i capi delle comunità cristiane della regione», spiega l’arcivescovo di Bari-Bitonto, Francesco Carucci.

Adesso lo sguardo si allarga all’intero Mediterraneo chiamando a un supplemento d’anima le Chiese. È l’urgenza della pace l’orizzonte di un evento che invita a una nuova responsabilità il mondo cattolico. Non un convegno o un seminario accademico ma un «incontro di fraternità dallo stile sinodale che vuole aiutare le comunità ecclesiali a camminare sempre più insieme», spiega il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, durante la conferenza stampa di presentazione a Roma moderata dal direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, Vincenzo Corrado.

Nel 2018 era stato proprio Bassetti a lanciare l’idea dell’evento «rileggendo i Colloqui mediterranei promossi da Giorgio La Pira circa sessant’anni fa» , racconta il cardinale le cui radici affondano nella Firenze del sindaco “santo”. «Se La Pira aveva coinvolto l’ambito politico – dice Bassetti – io mi sono chiesto: perché anche i vescovi non possono mobilitarsi di fronte ai drammi delle proprie genti? Del resto la Chiesa non ha altro scopo che servire l’uomo. E ciò implica anche affrontare i problemi che le nostre comunità vivono». Tutto l’episcopato italiano ha sposato il percorso: ecco perché i pastori della Penisola saranno a Bari nelle ultime due giornate.  Due i temi di cui discuteranno i vescovi del bacino: l’annuncio del Vangelo, a cominciare dai giovani; e il dialogo fra Chiese e società.

In occasione di questo incontro di riflessione e spiritualità la Conferenza Episcopale Italiana ha aperto i propri canali social istituzionali e ha scelto di ampliare la propria comunicazione nel contesto digitale e di “abitare” con una presenza attiva le principali piattaforme:

Facebook (https://www.facebook.com/conferenzaepiscopaleitaliana),
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Instagram (https://www.instagram.com/conferenza_episcopale_italiana/).

Di fronte a un mondo che è ormai profondamente cambiato nella fruizione dell’informazione e nelle modalità relazionali, la Chiesa Italiana accetta la sfida di raggiungere quei milioni di persone che trascorrono almeno due ore al giorno sui social per cercare momenti di svago, ma anche per raccogliere notizie utili alla formazione della propria opinione sui temi sociali e politici più importanti.

La comunicazione social della CEI si rivolgerà a tutti: sia ai fedeli che vogliono restare aggiornati sulla vita della Chiesa Italiana e sul magistero del Santo Padre, sia a coloro che sono interessati ad ascoltare la voce ecclesiale in ordine al dibattito sociale e culturale. Al centro vi è la volontà di creare e rafforzare il senso di comunità anche sulla Rete.


Pubblicato il 17 Febbraio 2020