Diella ha sottolineato come "Questo incontro annuale per tutta l’associazione sarà una appuntamento che si ripeterà nei prossimi anni per offrire un’idea univoca degli obiettivi e dello sviluppo associativo. Uno strumento di sostegno e di chiarezza".
Entrando nello specifico il presidente nazionale ha offerto un quadro sull’andamento dei pellegrinaggi verso Roma, Loreto, San Giovanni Rotondo, Fatima, la Terra Santa e Lourdes. In molti casi si è registrato un calo di presenze, ma nello stesso tempo già per il 2017 ci sono dei segnali positivi e incoraggianti di ripresa.
"La novità assoluta degli ultimi anni – ha spiegato Diella – è l’incremento dei pellegrinaggi in pullman a scapito di quello in treno, mentre l’aereo rimane stabile. Questa nuova situazione non può prescindere da una seria programmazione in accordo con la sede nazionale, ma soprattutto da un lavoro sui territori. In tale contesto le sottosezioni divengono il fulcro centrale per un reale progetto di rilancio della nostra associazione".
"C’è bisogno – ha aggiunto Diella – di un nuovo protagonismo dell’associazione sui territori senza dimenticare il nostro «carisma differenziante» che è quello di portare i malati in pellegrinaggio. Tutte le altre attività devono essere una ulteriore espressione di questa nostra fondamentale missione, che si fa impegno di carità".
Il resto della mattinata ha visto alternarsi gli interventi di Emanuele Boero, responsabile di Unitalsi Lourdes, che ha presentato nei dettagli la situazione attuale degli alberghi, del personale ed anche dei progetti futuri, seguito da tutti i membri del consiglio direttivo. Rocco Palese, responsabile amministrativo dell’associazione, ha esposto la situazione economica dell’Unitalsi sollecitando un maggiore coinvolgimento dei soci per la donazione del 5 X 1000 all’associazione; Federico Lorenzini ha messo l’accento sulla formazione e sulla sicurezza puntando su una maggiore comunicazione a tutti i livelli nell’Unitalsi, partendo anche da una revisione della modulistica, da rendere più semplice e accessibile; Roberto Maurizio ha rimarcato l’importanza della formazione dei volontari, un aspetto che può caratterizzare l’impegno al fianco degli ammalati e dei disabili, da realizzare in sinergia con gli assistenti ecclesiastici di sezione e sottosezione, sotto la guida di Mons. Bressan; Gisella Molina, infine, ha trattato il tema della comunicazione, ribandendo l’importanza della sua circolarità: non è possibile comunicare il nostro carisma e le nostre attività all’esterno, se prima di tutto non riusciamo a farlo al nostro interno.
Nel pomeriggio, a conclusione della giornata, si sono alternati gli interventi e le osservazioni dei presidenti di sezione e di sottosezione, coordinati dal presidente nazionale Antonio Diella e dall’assistente nazionale Mons. Luigi Bressan.
Pubblicato il 25 Febbraio 2017