Ad aprire i lavori dell’Assemblea Nazionale venerdì 24 febbraio, alle ore 16,30, sarà l’Assistente Nazionale, Mons. LUIGI BRESSAN, arcivescovo Emerito della Diocesi di Trento, a cui seguirà l’intervento di don CARMINE ARICE, assistente della Sezione Piemontese e direttore dell’ufficio per la Pastorale della Salute C.E.I.
Sabato 25 febbraio, alle ore 8, ci sarà spazio per la relazione del Presidente Nazionale, ANTONIO DIELLA e di quella dei membri del Consiglio Direttivo, mentre nel pomeriggio verrà riservato un particolare spazio al confronto tra i delegati. Domenica 26 febbraio si terrà l’intervento conclusivo dell’Assistente e del Presidente Nazionale, seguito dalla Santa Messa.
Un incontro di formazione e confronto particolarmente importante per il futuro dell’associazione e una tappa di preparazione in vista della nuova stagione dei pellegrinaggi e del rilancio delle numerose attività UNITALSI su tutto il territorio nazionale (Progetto Bambini, Case Famiglia, Dopo di noi, Case Vacanze, Progetto Solitudine, ecc…).
L’occasione sarà propizia anche per lanciare la prossima Giornata Nazionale Unitalsi che si terrà il 18-19 marzo 2017 e che vedrà impegnati i nostri volontari dell’Associazione in tutte le piazze d’Italia per testimoniare fattivamente e per "contagiare" più persone possibile al carisma unitalsiano fatto di prossimità e misericordia.
"Il messaggio che lanceremo da Roma – dichiara Antonio Diella, presidente nazionale UNITALSI – a tutti i presidenti contribuirà a far nascere un’Unitalsi rinnovata, sulla scia di quella nata nel 1903, capace di vivere solo di quei sentimenti caritatevoli che per più di cento anni hanno guidato barellieri e dame lungo il loro cammino al fianco della persona malata. Lo chiede la Chiesa, lo chiede la società, ma soprattutto lo chiedono le persone disabili ed emarginate, gli anziani come i bambini. È tempo della reazione alle difficoltà, delle scelte difficili, dei sacrifici, proprio come insegnano i fratelli e le sorelle in difficoltà, che vivono quotidianamente con la preghiera e con la speranza del pellegrinaggio Unitalsi, che non deve essere un mordi e fuggi, ma un percorso per costruire un rapporto di bellezza e amore vicino all’uomo, chiunque egli sia".
"Questo incontro – aggiunge Diella – si sarebbe dovuto svolgere ad Ascoli Piceno, come segno di vicinanza alle popolazioni terremotate. Purtroppo questo non è stato possibile, a causa delle nuove forti scosse del mese scorso, ma come Unitalsi vogliamo essere comunque accanto a tutte le persone che stanno vivendo questo dramma, e anche alle nostre sottosezioni delle zone colpite dal sisma, che hanno più che mai bisogno di aiuto".
Pubblicato il 21 Febbraio 2017