Progetto dei Piccoli: ecco Casa Amelia

Situata nei pressi dell’ospedale Gemelli di Roma, la struttura accoglierà i genitori dei bambini ricoverati


È la terza nella Capitale e si chiama “Casa Amelia”, composta da due stanze ampie attrezzate con servizi, è l’ultima nata a Roma delle case di accoglienza legate al Progetto dei Piccoli dell’Unitalsi. Il progetto si rivolge non solo ai bambini, ma a tutta la famiglia e da più di diciassette anni, l’Unitalsi lo sta realizzando accogliendo e prendendosi cura delle famiglie costrette a stare lontano da casa, anche per lunghi periodi, a causa della degenza dei propri figli nei centri ospedalieri pediatrici del nostro Paese.

L’inaugurazione della nuova casa è avvenuta a Roma, venerdì 13 dicembre alla presenza dei famigliari di Amelia Mazzitelli, dei membri della Presidenza Nazionale, dei Presidenti delle Sezioni dell’Unitalsi e dei volontari dell’associazione che l’hanno conosciuta.
Più di 150 persone alle ore 17:00 hanno partecipato alla Santa Messa presieduta da SE Mons. Luigi Bressan, Arcivescovo Emerito della Diocesi di Trento e assistente ecclesiastico nazionale Unitalsi, celebrata presso la Cappella Moscati del Policlinico Gemelli. Una funzione emozionate impreziosita dal ricordo del presidente nazionale Antonio Diella, amico e compagno di tanti pellegrinaggi, di tanti progetti condivisi con Amelia, che ha sottolineato il suo grande amore per la famiglia dell’Unitalsi.

I familiari, gli amici, i presidenti dell’Assemblea Nazionale e i tanti volontari giunti anche da Reggio Calabria hanno osservato con emozione l’immagine di Amelia deposta sul sagrato che la ritraeva sorridente. Ecco Amelia Mazzitelli: la ricorderemo così, con il suo sorriso, con il suo sguardo rassicurante che nascondeva una straordinaria forza, silenziosa, invidiabile in grado di aiutare prima gli altri e poi se stessa. I bambini, i giovani, gli ammalati abbandonati, erano il suo pensiero primario. L’impegno incessante per quelle famiglie che devono aiutare i priori figli disabili e ammalati ma che, da soli, non possono farlo. Questa era Amelia.

Terminata la celebrazione, pochi passi dal Policlinico e alle 18.32, il taglio del nastro della struttura in Via Pineta Sacchetti 229/i per mano di Sergio Gandolfi, figlio di Amelia e con la benedizione di Mons. Bressan, alla presenza dell’assemblea Nazionale e di tantissimi volontari. La struttura è dedicata ad Amelia Mazzitelli, scomparsa all’inizio di quest’anno in pochi mesi a causa di una grave malattia. Una donna che ha dedicato tutta la sua vita al prossimo, prima come socia dell’Unitalsi, poi come presidente della sezione Calabrese e infine come vicepresidente nazionale dell’Unitalsi.

   

Casa Amelia rappresenterà quello che ha lasciato in ognuno di noi Amelia Mazzitelli – ha spiegato Cosimo Cilli, Consigliere Nazionale e responsabile del progetto dei Piccoli – la sua forza di amare i malati e chi è in difficoltà, il suo instancabile senso del servizio per i bambini, per gli anziani e per chi soffre è stata la sua identità e lo ha fatto fino all’ultimo giorno. Questa casa donerà il calore e l’affetto che Amelia, con pazienza e coraggio, ha sempre messo a disposizione dell’Unitalsi e di chiunque ne avesse bisogno. L’augurio è quello che ogni ospite accolto in Casa Amelia possa respirare l’intensità d’amore che Amelia ci ha insegnato con la storia della sua vita”.


Pubblicato il 14 Dicembre 2019