Dal 1919 – 2019 da novant’anni una meravigliosa esperienza di amore
Sono novanta le candeline che quest’anno spegne la sezione toscana dell’Unitalsi, nata appunto nel 1929, e che per festeggiare questo importante traguardo dà appuntamento il prossimo 27 ottobre. La giornata si concluderà alle ore 16.00 con la celebrazione della Santa Messa nella Basilica di San Lorenzo, un momento di preghiera e di condivisione a cui tutti gli unitalsiani sono invitati a partecipare.
Quello che è certo, come sottolinea anche l’invito a essere presenti alla celebrazione rivolto al personale, agli ammalati, agli amici in difficoltà e ai pellegrini, è che si tratta di “una meravigliosa esperienza di amore” che prosegue ininterrottamente da 90 anni. Con una data da festeggiare che arriva a conclusione di un anno altrettanto importante, quando è il momento della verifica dell’attività svolta ma anche della “semina” in vista del 2020, come è stato ribadito nel corso dell’ultima assemblea regionale dell’associazione.
Altra certezza: da soli non si va da nessuna parte ed ecco l’Unitalsi è pronta ad accogliere chiunque, questa meravigliosa esperienza di amore, voglia provarla di persona. “L’idea di festeggiare il novantesimo – ha detto il presidente regionale Roberto Torelli – nasce dal desiderio di far conoscere l’associazione. “Fermandosi” un attimo e dando lustro, al tempo stesso, a chi in questi 90 anni ha contribuito a far crescere l’Unitalsi”. “Quella del 27 ottobre – ha aggiunto – sarà una giornata di festa ma anche di riflessione, proprio perchè è nostra intenzione ricordare in questa occasione tutte quelle persone che sono state fondamentali per l’associazione”. “Con questa festa vogliamo ricordare tutte le grandi persone che in questi anni ci hanno accompagnato e hanno guidato il nostro cammino. Ci stringeremo con il calore che ha avvolto l’associazione per questi novant’anni e soprattutto cercheremo di guardare avanti, ai prossimi impegni, ai pellegrinaggi della prossima stagione e alle tante iniziative che vedono coinvolti i nostri volontari, i nostri giovani”. Perchè l’Unitalsi è soprattutto le persone, è fatta dalle persone e a loro vuole dare la giusta attenzione, l’attenzione per le persone da parte delle persone. “Una volta – ha concluso Torelli – al termine del pellegrinaggio ci dicevamo “Ci vediamo l’anno prossimo”; adesso ci diciamo “ci vediamo domani”…”, E in un mondo dove parlare di sacrificio, di donazione, di dimenticanza di sé può sembrare difficile, l’Unitalsi Toscana sta compiendo piccoli e concreti miracoli.
Insomma, se la paura fa novanta, non è certo così per l’Unitalsi Toscana che si appresta a chiudere un 2019 ricco di impegni (anche se in agenda ci sono ancora il pellegrinaggio a Fatima dal 12 al 18 novembre e il Meeting dei giovani, quest’anno in programma a Siena, il 16 e 17 novembre) e che che guarda al 2020 con rinnovato entusiasmo.
Nella prima foto in alto, la benedizione eucaristica, anni Ottanta a Lourdes, da parte di monsignor Oliviero Poli, che è stato anche presidente della sezione toscana dell’Unitalsi. A destra la presidenza della sezione toscana dell’Unitalsi a Lourdes nel settembre 2019. Qui sotto la locandina del primo pellegrinaggio della sezione toscana, la visita di Giovanni Paolo II a Firenze nel 1986 con i volontari dell’Unitalsi protagonisti nell’organizzazione dei giorni fiorentini del Santo Padre. A seguire il saluto dell’allora Sindaco di Firenze Giorgio La Pira alla partenza di un treno dell’Unitalsi.
Pubblicato il 25 Ottobre 2019