Unitalsi di Albano: quando il dolore diventa dono. Due famiglie in cammino con l’Unitalsi

Ci sono storie che nascono nel silenzio della sofferenza, ma fioriscono nella luce del servizio. Due famiglie, la famiglia Righi e la famiglia Fredda, testimoniano come, anche attraverso le prove più dure, si possa generare amore, impegno e speranza. E tutto questo trova una casa e un cammino comune nell’Unitalsi, dove il prendersi cura degli altri diventa una vera vocazione. La famiglia Righi: un cammino iniziato nel cuore della prova, composta da mamma Carmen, papà Gianni, le figlie Maria Sole e Valentina, con i loro figli; un percorso verso Lourdes iniziato più di dodici anni fa. All’inizio è stata Carmen con Gianni ad avvicinarsi al mondo Unitalsi, spinti da un’esperienza personale difficile e trasformante. Un evento improvviso ha cambiato la vita di Carmen e da lì è iniziato un cammino nuovo, segnato dalla fragilità ma anche dalla forza di offrire la propria sofferenza come dono.

Quella forza non è passata inosservata: Maria Sole e Valentina, vedendo la testimonianza viva della madre, hanno seguito i suoi passi. E dopo di loro i rispettivi figli Valerio e Flavio che quest’anno ha indossato per la prima volta insieme ad Eleonora la cugina la divisa ufficiale. Oggi tutta la famiglia è coinvolta nel servizio ai malati e nei pellegrinaggi Unitalsi, e proprio Carmen è diventata Vicepresidente della Sottosezione di Albano. Un esempio concreto di come il dolore non sia mai fine a se stesso, ma possa diventare seme di bene per tanti.

La famiglia Fredda: un amore che serve e ringrazia.
Anche la famiglia Fredda Marco, Cinzia e le loro due figlie Giulia e Claudia, ha fatto dell’Unitalsi una parte fondamentale della propria storia. Tutti e quattro volontari, quest’anno hanno vissuto un momento speciale: hanno festeggiato i 25 anni di matrimonio proprio a Lourdes, luogo che ha segnato profondamente il loro cammino familiare.
Dietro il loro sì rinnovato, con la benedizione del Vescovo di Albano, Mons.Vincenzo Viva, c’è un’altra prova silenziosa ma potente. Cinzia, che da anni non riesce più a partecipare ai pellegrinaggi, ha comunque voluto essere presente in modo unico: nel 2018, durante uno dei momenti più difficili, ha ricamato un quadro poi portato a Lourdes, simbolo di una presenza che va oltre la distanza e oltre la malattia.

Oggi Marco e le figlie continuano il cammino iniziato insieme, e quest’anno sono tornati per ringraziare.  Famiglie che si donano, dichiara il Presidente della Sottosezione di Albano Pietro Corti, sono il cuore dell’Unitalsi. In entrambe queste storie c’è un filo rosso che unisce: la sofferenza trasformata in dono, la fede che diventa servizio, la famiglia che diventa comunità. Non sono solo storie personali, ma segni concreti di quanto l’Unitalsi sia un luogo dove ci si prende cura gli uni degli altri, e dove le famiglie intere si mettono in cammino con il cuore aperto. Sono questi i frutti più belli del volontariato: non solo assistenza, ma relazioni profonde, come quella nata tra Flavio, Valerio, Eleonora, Giulia e Claudia, testimonianze che edificano e un amore che diventa condivisione, conclude Pietro Corti.


Pubblicato il 13 Ottobre 2025