“Nonni e nipoti, il valore della relazione” è il titolo del Rapporto Anla (Associazione nazionale lavoratori anziani) 2025, che viene presentato oggi, giovedì 2 ottobre, a Roma, a Casa La Salle, in occasione della Festa dei nonni. Nel 2024 il Rapporto Anla, a cura della sociologa Carla Collicelli, ha preso in esame il ruolo dei nonni nella società italiana; quest’anno invece, il Rapporto Anla, a cura della pedagogista Benedetta Landi, approfondisce il legame affettivo ed educativo che unisce età differenti. Il presidente nazionale di Anla, Edoardo Patriarca, commenta: “Come Associazione, viviamo e promuoviamo la Festa dei nonni del 2 ottobre con un approccio attento alla sfera personale e familiare e dando a quella relazione così preziosa un valore pubblico perché i nonni contribuiscono in maniera determinante a sostenere il welfare per l’infanzia ma ancor di più perché la relazione nonni-nipoti è un richiamo a ricordarci il valore delle relazioni”.
Il Rapporto Anla 2025 “Nonni e nipoti: il valore della relazione”, che è stato consegnato ieri in anteprima a Leone XIV, a margine dell’udienza generale a Piazza San Pietro, raccoglie i dati ricavati attraverso una ricerca che ha coinvolto 117 nonni e nonne, con l’obiettivo di approfondire le caratteristiche del legame intergenerazionale. Lo scopo era quello di comprendere i significati che le figure dei nipoti rivestono per i nonni e il valore che questi ultimi attribuiscono al legame tra generazioni. A tal fine, si è deciso di interrogare gli stessi nonni circa i legami intessuti con i propri nipoti: attraverso la loro voce si volevano far emergere esperienze e vissuti che esprimessero le potenzialità insite in questa relazione, ma anche le fatiche connesse all’essere nonni oggi, in un mondo in continua evoluzione. Viene introdotto il concetto di “nonnità” come forma di generatività sociale e invecchiamento attivo: un ruolo quindi che esce dai confini familiari, per avere più ampie ricadute sociali.
Pubblicato il 2 Ottobre 2025