Unitalsi di Massa al Giubileo diocesano degli ammalati e delle persone con disabilità

Domenica 7 settembre nella chiesa parrocchiale di San Sebastiano a Massa è stato celebrato il Giubileo Diocesano degli Ammalati e delle persone con Disabilità, iniziativa proposta dall’Ufficio diocesano di pastorale della salute.

Presente il vescovo Mario che ha sottolineato la specificità dell’iniziativa, per cui è stato disposto che la chiesa di san Sebastiano fosse “chiesa giubilare” per permettere agli ammalati e ai disabiliti di vivere una esperienza completa del Giubileo, con la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria per l’occasione.

All’incontro sono intervenuti don Vincenzo Barbante, presidente nazionale della Fondazione Don Gnocchi, don Fabio Marella, assistente spirituale dell’Ospedale Meyer di Firenze, Suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio CEI per la Pastorale delle persone con disabilità. E’ stato dato ampio spazio alle esperienze particolari degli intervenuti nei propri settori di appartenenza, ma quello che ha fatto emozionare tutti sono state le testimonianze degli ammalati e dei familiari delle persone con disabilità.

La signora Piera, 84 anni, proveniente da Fivizzano, ha condiviso la sua esperienza parlando della sua realtà di persona malata e fragile, mentre Manuela ha raccontato la sua vicenda familiare con la presenza della figlia Elsa Rita, affetta da grave disabilità fin dalla nascita, e del fratello Alessandro, adottato da piccolissimo e affetto anch’egli da disabilità, ma che ha potuto recuperare ampiamente attraverso le attenzioni e la determinazione della famiglia.

La sottosezione Unitalsi di Massa ha coordinato le attività di accoglienza e di gestione dell’intera manifestazione, collaborando con l’ufficio diocesano anche per la preparazione e per il buon esito dell’importante iniziativa.”Rinunciare a se stessi nella logica della croce – ha detto il Vescovo Mario nel corso dell’omelia – permette di creare una relazione di amore con l’altro”. Fra Mario ha auspicato che le comunità cristiane siano ispirate dall’accoglienza verso gli ultimi e i diversamente abili, affinché vengano messi al primo posto, secondo la logica del Vangelo. Monsignor Vaccari ha poi sottolineato come l’iniziativa del Giubileo possa rappresentare una occasione per iniziare percorsi pastorali di accoglienza della disabilità e della malattia.

 

 


Pubblicato il 10 Settembre 2025