Unitalsi di Mantova: ecco la nuova sede della Sottosezione

Un arrivo per una ripartenza: questo gioco di parole vuol sintetizzare la ragione che ci ha portato a inaugurare la nuova sede della sottosezione Unitalsi di Mantova. Ora in questi nuovi locali al piano terra del Centro Pastorale diocesano in Via Montanari 1, finalmente abbiamo una sistemazione consona alle esigenze dei nostri associati. Nel 1954, grazie a Monsignor Attilio Benedini, riprendeva vigore l’Unitalsi a Mantova: l’allora Vescovo Antonio Poma lo incaricò di riattivare l’associazione insieme a uno sparuto gruppo di volontari, ammalati e pellegrini che ogni anno chiedevano di potersi recare a Lourdes, “una grande famiglia”. La sede è come una casa, un posto dove sentirsi partecipi di una esperienza comune di crescita, dove portare le proprie richieste sapendo che c’è chi cercherà, nei limiti del possibile, di darti una mano. Così, oggi, ci siamo trovati davanti a un altare per una preghiera comune, come facciamo a Lourdes ogni mattina all inizio di una lunga giornata di lavoro, guidati dal vescovo e da tanti amici che ci hanno portato le loro esperienze di vita e di impegno unitalsiano.

Il momento ufficiale è iniziato con i saluti ai numerosi ospiti presenti. Il presidente Franco Bortolotti, in apertura, ha ripercorso le tappe del cammino, un ricordo a chi ci ha preceduto e ha gettato le basi del nostro impegno. Il Vescovo Marco Busca ha parlato di “pietre vive”, quelle che hanno costruito l’Unitalsi e quelle che lo stanno costruendo tutt’ora. Queste pietre scartate, che sono anche anziani e disabili, contribuiscono a costruire la famiglia. Il vescovo ha fatto presente che un aria nuova di maggiore fraternità e amicizia spira oggi dopo anni a volte faticosi e non sempre semplici: ci ha ringraziato per aver ridato vita alla Cripta e di averne fatto un luogo ove trovarsi per pregare. Finalmente ci si sente a casa e gli ostacoli vengono affrontati e risolti in amicizia e comprensione. Luciano Pivetti, presidente della Sezione Lombarda, ha avuto parole di amicizia vera e di collaborazione reciproca che va avanti da tanti anni.

La strada è sempre in salita ma a farla insieme la fatica si sente meno. Parole di incoraggiamento sono venute anche da don Luigi Re Cecconi, assistente spirituale regionale e dal nostro assistente mantovano don Nicola Sogliani. Alla fine della cerimonia un saluto dano a base di risotto, salame e dolci ha concluso la nostra giornata. Un grazie a tutti coloro che hanno collaborato a rendere possibile questo nuovo inizio.

Avvenire ed La Cittadella

 


Pubblicato il 7 Luglio 2025