Luca (il papà): Elena è molto emozionata e appena ha appreso la notizia mi ha detto “Perché papà? quello che faccio è normale, aiuto mia sorella disabile”.
Dai pellegrinaggi a Lourdes, Elena ha ricevuto molto, per questo durante la cerimonia prevista al Quirinale mercoledì 13 marzo indosserà la felpa blu Unitalsi
Tra le tante storie di giovani che quotidianamente si impegnano per dare un senso al vivere civile e per trasmettere segnali positivi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scelto anche quella di una sarnanese di tredici anni, Elena. Con lei altri ventotto giovani nati tra il 1999 e il 2008, tra loro c’è un altro marchigiano, “modelli positivi di cittadinanza, costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza e il loro impegno”. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto premiarli con l’onorificenza di Alfieri della Repubblica, che verrà conferita loro in una cerimonia in programma al Quirinale il prossimo 13marzo. Piccoli eroi della porta accanto, potremmo definirli, “esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese”, spiegano al Colle, che con i gesti concreti di ogni giorno hanno dimostrato come ha sottolineato il Capo dello Stato nell’ultimo discorso di fine anno, che “non dobbiamo avere il timore di manifestare buoni sentimenti che rendono migliore la nostra società”. In altri termini, come ha rimarcato in altre occasioni Mattarella, esempi di quel “senso di comunità̀” che “è il contrario dell’egoismo, quell’egoismo che porta inevitabilmente alla diffidenza, all’ostilità all’intolleranza e qualche volta alla violenza”.
Una prova di tenacia e carattere, come quelli manifestati da Elena Piergentili di Sarnano che, a causa del terremoto, da ha dovuto abbandonare la sua casa e trasferirsi, con la famiglia composta di sei persone, in un’abitazione di due sole camere ma nonostante le difficoltà verso i compagni e di gioco in casa si dedica alla piccola sorellina, che vive in condizioni di grave infermità. Sono contenta, è una cosa molto importante – dice Elena, ieri in compagnia del padre Luca, appena uscita dalla scuola media Giacomo Leopardi di Sarnano dove frequenta la terza media -, è una grande emozione. Non sapevo nulla, me l’ha appena detto papà». Per lei, ieri, una grande emozione e il desiderio di raccontarlo alle amiche in giornate segnate ovviamente dallo studio ed anche dall’assistenza alla sorellina (“l’aiuto, le do le medicine”) e dalle difficoltà anche logistiche derivate dal terremoto. Ma Elena non è una che si perde d’animo da buona sarnanese con i genitori Luca ed Elisabetta pronti a sostenerla in questa nuova e bella avventura. Eri già stata al Quirinale? “No, è la prima volta che vado”. Immaginabili la curiosità e l’emozione di trovarsi nel palazzo simbolo della nazione dinanzi all’uomo che la rappresenta al più alto grado. Nella motivazione del premio si legge: “Ha dovuto abbandonare la sua casa e trasferirsi – con la famiglia – composta di sei persone – in una abitazione di due sole camere.
Nonostante le difficoltà non ha perso il sorriso e la disponibilità verso i compagni di scuola e di gioco. In casa si dedica molto alla piccola sorellina, che vive in condizioni di grave infermità, ed è per lei di grande aiuto. Ha svolto anche attività di volontariato con l’Unitalsi”. E ora l’attesa è tutta rivolta al palazzo del Quirinale, al Presidente Mattarella e al prossimo 13 marzo quando la giovane sarnanese sarà premiata non solo per i buoni sentimenti, ma anche e soprattutto per la sensibilità, l’impegno e il senso di comunità che Elena ha dimostrato: un esempio per molti adulti. La lezione di vita arriva, in silenzio, dal basso e dai giovanissimi: grazie ad Elena. Un’occasione di ribalta anche per la cittadina maceratese alle pendici dei monti Sibillini: al Quirinale il prossimo 13 marzo, grazie al presidente Mattarella e a ventinove giovani italiani, sventolerà anche la bandiera dei buoni sentimenti.
Luca Patrassi (dal Corriere Adriatico)
Pubblicato il 25 Febbraio 2019