Unitalsi di Cremona: l’Avvento, un cammino di pace

In duomo l’avvio del nuovo anno liturgico con l’Unitalsi

L’avvio del nuovo anno liturgico con l’Unitalsi. Il messaggio del Vescovo di Cremona nella Prima domenica d’Avvento, nella Giornata dell’Adesione all’Unitalsi e nella Giornata Mondiale dell’AIDS.

Sono le coincidenze che hanno condotto molti ieri mattina in duomo con il Vescovo, Antonio Napolioni per la messa che ha dato il via al nuovo anno liturgico. In prima fila gli ammalati sulle carrozzine, gli assistiti dall’Unitalsi e alcuni ospiti della Casa della Speranza di Borgo Loreto, voluta dal Vescovo Giulio Nicolini e dalla Caritas cremonese quale frutto dell’ottavo centenario comoboniano (1997-99) e inaugurata nel febbraio 2001; con loro operatori sanitari, dame, barellieri, volontari e i sacerdoti che più direttamente li seguono: il direttore della Caritas, don Pierluigi Codazzi e l’assistente ecclesiastico dell’Unitalsi, don Maurizio Lucini, che hanno poi concelebrato con monsignor Napolioni.

Il vescovo, dopo aver salutato ad uno ad uno i malati, ha raccolto i significati della celebrazione parlando del nuovo Avvento – simboleggiato anche dall’accensione del primo cero della corona – come di un cammino verso la pace , quella fra i popoli e quella dei cuori, ricordando anche la veglia di preghiera a staffetta che attraverserà in questo tempo la diocesi preparando il Natale e l’apertura del Giubileo (a Roma il 24 dicembre, a Cremona il 29) ; prima tappa, sabato sera in Seminario, con la comunità livoriana che gli ha donato la casula viola indossata ieri mattina. La Casa della Speranza – ha detto – è un luogo di accompagnamento e di custodia di chi è provato dalla malattia; i volontari dell’Unitalsi si prendono cura dei più fragili non solo a Lourdes o negli altri santuari ma anche nelle case e negli ospedali. L’Avvento – ha poi detto – è «ciò che accade davvero» nonostante gli scenari di guerra e di violenza, vuol dire che qualcuno viene alla luce e ci viene incontro: è l’Avvento di Gesù, del mondo di Gesù, di noi discepoli di Gesù, non ancora rovinato dal consumismo come accade del Natale.

Avvento con un triplice significato: quello storico, che si celebrerà a Natale e ha la propria icona nella Madonna con il Bambino; quello al quale andiamo incontro, nonostante tutto, il mondo della fraternità e della pace; quello di ciascuno di noi. Tra passato e futuro – ha aggiunto – non dobbiamo la sciarci prendere né dalla nostalgia né dalla paura, bensì dalla gratitudine e dal desiderio, sorgenti di un futuro di pace, di misericordia e di amore». E ai fedeli ha consegnato tre verbi e tre impegni tratti dalle letture di ieri: germogliare, crescere, sovrabbondare nell’amore. Al termine della messa la preghiera dell’Unitalsi recitata da Tiziano Guarneri, presidente della sottosezione cremonese, formata da una cinquantina di soci, e che ogni anno porta nei pellegrinaggi a Lourdes, a Loreto o in altri santuari tra le ottanta e cento persone.

di Gianpiero Goffi, La Provincia di Cremona


Pubblicato il 2 Dicembre 2024